giovedì 12 gennaio 2012

Rassegna stampa sulla liberazione del Municipio di Gussago dai suoi indesiderati inquilini



Se ne vanno undici consiglieri. La Giunta Lazzari al capolinea
GUSSAGO. Cala il sipario sull'amministrazione: dalla Prefettura è arrivata la presa d'atto
Il sindaco accusa i dimissionari: «Segno di mancanza di coraggio» Ma ormai è un passo irreversibile: il Comune è già stato commissariato

Bresciaoggi, 11/01/2012

La lenta agonia della Giunta di Gussago, guidata dal sindaco Lucia Lazzari, è terminata ieri a mezzogiorno. Nessun duello sotto il sole, nessuna sfida all'«Ok Corral», come si prospettava per il Consiglio comunale in programma venerdì sera. Semplicemente, gli undici consiglieri che avevano sfiduciato il sindaco prima di Natale hanno contemporaneamente consegnato le dimissioni al segretario comunale Sante Moschella; contestualmente le dimissioni di massa sono state inoltrate al prefetto.
Ma Gussago non resterà senza governo. Il prefetto Narcisa Brassesco, verificata la crisi, ha subito provveduto ieri alla nomina di un commissario, in attesa delle elezioni, così come è recentemente accaduto, per altre cause, a Ospitaletto. Il commissario di Gussago è il viceprefetto vicario Salvatore Rosario Pasquariello.
A DECIDERE le sorti del sindaco Lazzari e della squadra formata dal vice Stefano Quarena, Matteo Codenotti, Ilaria Marchina, Laura Negrini e Marco Penazza è stato dunque l'atto che ha accomunato parte della maggioranza - gli ex assessori dimissionari Luca Aliprandi, Lucia Masutti, Francesco Pea e il consigliere Edda Prevacini - e i rappresentanti dell'opposizione.
È duro il sindaco Lazzari: «È evidente la volontà di sottrarsi al corretto confronto politico, che non si deve svolgere in assemblee o adunanze organizzate da gruppi politici, ma nel Consiglio comunale. Le dimissioni sono il segno di mancanza di coraggio e un atto di viltà politica, oltre che di incapacità ad affrontare il tema in un Consiglio comunale, nel quale i firmatari della mozione di sfiducia si sarebbero dovuti confrontare pubblicamente con il sindaco e i nove consiglieri rimasti coerentemente nel gruppo Per Gussago (Lega-Pdl) e avrebbero dovuto controbattere alle argomentazioni che l'Amministrazione avrebbe prodotto a sostegno della sua correttezza».
I dissidenti rimandano le accuse al mittente: «La nostra è una scelta forte che nasce dalla posizione intransigente del sindaco: mettere la discussione sulla sfiducia come ultimo punto dell'ordine del giorno, una mancanza di sensibilità. E poi riteniamo responsabile, trasparente e onesto fare un passo indietro anteponendo gli interessi della collettività a quelli personali».


L'ACCUSA I consiglieri PdL: «Politica arrogante, poco attenta al bene comune»

Ecco il comunicato stampa con cui Lucia Masutti, Edda Prevacini e Francesco Pea (consiglieri comunali del PdL motivano le loro dimissioni).
«Al momento della notifica della convocazione al Consiglio Comunale, abbiamo riscontrato che la discussione della mozione di sfiducia al Sindaco era stata messa all’ultimo punto dell’ordine del giorno. Scelta notevolmente discutibile, aggravata dal fatto che nei punti precedenti erano state inserite le relazioni dei Presidenti della Fondazione Enti Morali e della Fondazione Richiedei. Preso atto della sua rinnovata arroganza, e di una mancanza di volontà di confronto (...) abbiamo optato per le dimissioni collettive al solo fine di porre termine ad un atteggiamento sempre più arrogante e poco responsabile nei confronti delle istituzioni». Forti critiche anche alla mancanza di trasparenza e sulle reali intenzioni di istituire una Commissione Ispettiva sul caso Aliprandi, l'assessore all'urbanistica che lanciò pesantissime accuse alla giunta: «La verità è che non c’è mai stata la volontà di volerla istituire».
Vengono poi elencati i principali motivi di rottura:
Indagine della prefettura: «il Sindaco, solo dopo l’avvio delle indagini, ammette di sapere molte cose poco chiare in campo urbanistico»
Edificazione Bodutto-Badia: un progetto che porterebbe quasi 1000 nuovi abitanti in zona Bodutto-Badia senza negozi, senza servizi e senza scuole pronte, il tutto senza nessun passaggio di giunta che potesse modificarne l’impianto distorto pensato dal Sindaco e del quale la giunta aveva mosso non poche perplessità
Centro sportivo, Corcione o Stacca? «il Sindaco incurante del diniego ricevuto dagli Assessori Pea e Masutti avvia le trattative per la dislocazione del centro sportivo Comunale Corcione in località Stacca, cercando di passare residenziale il centro sportivo, portando il centro nevralgico dei servizi sportivi in una zona lontana dal paese e insalubre per la salute dei ragazzi che l’avrebbero frequentata.
Fondazioni enti morali: «pesanti ingerenze e accuse nei confronti della gestione dell’ente, si passa dalle nomine di consiglieri trascurando la normale dialettica politica interna alla maggioranza, passando per la richiesta di visite ispettive da parte della Provincia e non ultimo attuando una campagna diffamatoria nei confronti del presidente e della dirigente scolastica utilizzando tutti i mezzi a disposizione, il tutto contro i continui moniti di farla finita con queste azioni inviati dalla sua stessa maggioranza».

Corriere della Sera, edizione di Brescia - 11 gennaio 2012


11 consiglieri si dimettono: Comune di Gussago commissariato dal Prefetto

(a.c.) Tre assessori e un consigliere della maggioranza, oltre ai consiglieri all'opposizione: tutti hanno rassegnato le dimissioni al segretario comunale di Gussago, aprendo ufficialmente la crisi. La Giunta Lega-Pdl guidata dal sindaco Lucia Lazzari è definitivamente decaduta, le nuove elezioni si svolgeranno presumibilmente in primavera.
In tanti in paese attendevano con interesse il consiglio comunale programmato dal sindaco per la serata di venerdì, che sembrava essere il luogo e il momento dove tutto si sarebbe risolto o irremediabilmente chiuso. E invece le dimissioni degli assessori Luca Aliprandi, Lucia Masutti, Francesco Pea e il consigliere Edda Prevacini hanno anticipatoi tempi, dimettendosi assieme ai consiglieri dei gruppi di minoranza "Gussago Insieme" e "Chiara De Lorenzi sindaco". Non proprio una doccia fredda per il sindaco, che aveva ricevuto la mozione di sfiducia già prima di natale, che però si rammarica di non aver potuto affrontare le difficoltà e il dibattito davanti al pubblico del consiglio, dove afferma si sarebbe difesa dalle accuse di scorrettezza del suo operato.
I consiglieri fedeli al sindaco sono solo 9, dunque in minoranza. Il prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace ha già nominato il commissario prefettizio, il viceprefetto vicario Salvatore Rosario Pasquariello.

Fonte: sito Brescianews; mer 11 gen 2012

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