venerdì 3 febbraio 2012

Il territorio ferito

dal sito del quotidiano "Corriere della Sera", edizione di Brescia, riprendiamo la seguente notizia:

Ecomostro a Gussago, «ma è regolare»

Un'ex fornace ristrutturata come residenza privata. L'ex sindaco: «E' stato demolita e ricostruita. Ma il Comune non poteva farci nulla»

Ecomostro a Gussago, «ma è regolare». Un'ex fornace ristrutturata come residenza privata.
L'ex sindaco: «E' stato demolita e ricostruita. Ma il Comune non poteva farci nulla»

A vederselo così a mezza collina violentare lo skyline di Navezze verrebbe da dire che quel mausoleo di cemento alto 15 metri è sicuramente frutto di un abuso edilizio. E in quanto tale andrebbe fermato. Ma non è così semplice. Un professionista bresciano ha infatti deciso di acquistare e ristrutturare il forno della vecchia fornace per la produzione di calce, chiusa negli anni Sessanta. E come previsto dal piano regolatore comunale, ha sfruttato tutta la vecchia volumetria. Di più. Ha avuto anche la possibilità di cementare la parte sommitale della torre, anche se in passato era solamente una pensilina posticcia (ma comunque coperta). L'unica prescrizione: dovrà essere utilizzata la stessa pietra che formava la ex fornace. Norme urbanistiche a maglie troppo larghe? Il fatto è che il progetto di ristrutturazione originario «Nato ancora sotto l'amministrazione Marchina -spiega l'ex sindaco Lucia Lazzari (il comune è commissariato da 2 settimane, ndr)- ha ricevuto il silenzio assenso della Soprintendenza. In seguito però la struttura è stata completamente demolita per essere rifatta. A quel punto è intervenuta nuovamente la Soprintendenza ma con le mani legate, visto che il privato aveva in mano il permesso di costruire. E' stata una cosa che mi ha dato molto fastidio». La Lazzari non usa mezzi termini: «E' una struttura mostruosa; mi spiace molto non essere riuscita a fermarla».

FUTURO CENTRO BENESSERE? Formalmente il «fortino» dovrebbe diventare un'abitazione di lusso. Ma in paese le voci si rincorrono. E parlano di un futuro centro benessere. Ma questo non risulta nè alla Lazzari nè all'ex sindaco Bruno Marchina. «Certo, a vederlo fa davvero impressione - spiega Bruno Marchina, ex sindaco di Gussago e oggi capogruppo della lista civica di Minoranza -. Ma io stesso in qualità di consigliere mi sono informato bene sulla regolarità dell'iter edificatorio. E purtroppo è tutto a posto. Nella zona di Navezze non si possono costruire nuove residenze ma recuperare le vecchie strutture sì». Ma possibile che una fornace del dopoguerra, che dava lavoro a decine di persone, possa passare d'amblè a residenza privata mantenendo le stesse volumetrie? «Ci sono norme urbanistiche sul recupero - aggiunge Marchina - che concedono la stessa volumetria. Mettere dei paletti può essere molto rischioso. Si rischia un ricorso al Tar da parte dei privati».

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