Si sgancia una lastra e uccide un operaio
CASTEGNATO. L'infortunio è avvenuto nella mattinata di ieri alla Ormis. Il pesante manufatto all'improvviso si è staccato travolgendo un 44enne di origine croata. Inutili i soccorsi e il ricovero a Ome: l'uomo è morto mezz'ora più tardi. Damir Kulji era padre di due figli, abitava in città, al Villaggio Violino
21/02/2012 Castegnato. Non ha avuto scampo. Troppo pesante la lastra in metallo sotto la quale è rimasto schiacciato. Le ferite al torace riportate da Damir Kulji, operaio di origine croata di 44 anni, gli sono costate la vita. Inutili i soccorsi, vana la corsa verso l'ospedale di Ome. L'uomo è spirato poco dopo l'incidente.
L'INFORTUNIO sul lavoro, il secondo mortale dall'inizio dell'anno, è avvenuto ieri mattina intorno alle 6 alla Ormis di via Iseo a Castegnato, azienda che si occupa della lavorazione di componenti per i forni fusori. La vittima, però, era un dipendente della ditta Fomi di Castelmella, che all'interno della Ormis segue alcune fasi della lavorazione. Per questioni logistiche (il peso e l'ingombro) i componenti per forni non possono infatti essere trasportati all'esterno fino al momento in cui sono ultimati. Ecco perché si rende necessario il ricorso al lavoro in comodato. Erano le 6 quando è accaduto l'incidente fatale e l'operaio aveva da poco iniziato il primo turno. In quel momento la pesante lastra - si parla di diversi quintali - era agganciata a un carroponte per essere spostata. Ma improvvisamente, per ragioni che sono al vaglio degli inquirenti e ancora da chiarire, il lastrone si è sganciato, travolgendo l'uomo. Era vivo quando è arrivata l'ambulanza da Rodengo Saiano, che ha preceduto di qualche minuto quella inviata dal 118 di Brescia. In vita, ma in condizioni disperate. In ospedale a Ome, mezz'ora dopo, il suo cuore ha cessato di battere.
LA NOTIZIA dell'incidente e della morte di Damir in pochi minuti si è diffusa nello stabilimento. L'attività si è subito interrotta e gli operai hanno fatto ritorno a casa, come riferito da fonti sindacali. Oggi alle 13 a Castegnato si terrà un'assemblea indetta dalla Fiom. Per gli accertamenti sono intervenuti i carabinieri di Chiari e gli ispettori del lavoro dell'Asl. Il carroponte e l'ala dello stabilimento dove è morto l'operaio croato sono sotto sequestro. Da valutare le responsabilità, e cioè se le norme di sicurezza sono state rispettate. Da sottolineare che in 75 anni di attività non era mai successo un infortunio mortale alla Ormis. Damir Kalji era un operaio esperto, prudente, con anni di lavoro alle spalle. Una tragica fatalità? Una disattenzione? Saranno le indagini a stabilirlo. Per il momento resta il dolore e lo sgomento per l'ennesima morte bianca nella nostra provincia, la seconda dall'inizio dell'anno dopo quella di Sherbet Bashmeta, carpentiere di origine albanese, residente a Chiari, deceduto in un cantiere della Brebemi.
I FAMILIARI e alcuni amici sono corsi a Ome dopo aver saputo dell'incidente. Damir Kulji, padre di due bambini, abitava in città, in via Prima al Villaggio Violino. La sua scomparsa ha suscitato profonda commozione.

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