Ora la parola passa al Parlamento. Non ci sarà un accordo firmato, ha detto il premier Monti, ma verranno verbalizzate le posizioni di tutte le parti, i punti di accordo e di disaccordo. Poi il verbale sarà alla base della proposta che il governo presenterà alle Camere. Giovedì 22 marzo si tiene l'incontro finale, appuntamento alle
“Doveva essere una riforma per migliorare il mercato del lavoro, invece introduce i licenziamenti facili”. Questo il giudizio del segretario generale, Susanna Camusso. “Avendo costruito una norma che sui licenziamenti soggettivi non prevede il reintegro – ha spiegato -, si fa venir meno l'effetto deterrente dell'articolo 18 verso i comportamenti illeciti. La funzione dell'articolo 18 viene così profondamente annullata”.
Anche sui licenziamenti economici non è previsto reintegro. “E' una proposta totalmente squilibrata, molto lontana dalle dichiarazioni che sono state fatte. Stasera – a suo avviso – abbiamo avuto la dimostrazione che in realtà il governo voleva facilitare i licenziamenti. Vorremmo anche dire che una fetta di imprese e lavoratori sono stati esclusi dal sistema degli ammortizzatori”. Poi Camusso ha proseguito: “Qualche elemento positivo lo abbiamo viste sul tema delle forme di ingresso, c'è un'inversione di tendenza rispetto agli ultimi dieci anni di legislazione. Ma nessuno – come fa Fornero – può dire che siamo di fronte alla cancellazione della precarietà”. Ha quindi assicurato "sostegno" a chi proverà a cambiare la riforma in Parlamento.
La Cgil avvierà una mobilitazione. “E' assolutamente evidente che questo governo ha dato molta attenzione al mercato, ma non è attento alle questioni sociali e alle esigenze dei lavoratori. Faremo tutto ciò che è in nostro potere per contrastare questa riforma, partirà una stagione di mobilitazione e non sarà di breve periodo”, ha annunciato Camusso. Riservando nel finale una critica agli altri sindacati: “I miei colleghi di Cisl e Uil hanno condiviso fino a ieri sera un'ipotesi comune, l'hanno abbandonata stamattina”. Domani, 21 marzo, si riunisce il direttivo di Corso Italia.
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