sabato 24 marzo 2012

XX Giornata mondiale dell'acqua


Giornata mondiale dell'acqua. Il mondo ha sete, l'Italia rischia

ROMA, 22 marzo 2012 - La giornata mondiale istituita nel 1993 dalle Nazioni Unite si celebra oggi a tutte le latitudini e ha con un minimo comune denominatore: salvaguardare l'"oro blu", il cardine della sicurezza alimentare del nostro paese. E la causa di questa sete è il nostro fabbisogno di cibo: 7 miliardi di persone da sfamare oggi, destinate a diventare 9 miliardi nel 2050", è il messaggio che l'organizzazione dell'Onu nella sede ha svolto un summit sull'oro blu in relazione alla sicurezza alimentare del Pianeta. Ciascuno di noi ha bisogno di bere, ha spiegato la Fao, da 2 a 4 litri d'acqua ogni giorno. Ma occorrono da 2.000 a 5.000 litri d'acqua per produrre l'alimentazione giornaliera di una persona. E' per questo che, secondo l'agenzia Onu dell'alimentazione, dovremo produrre più cibo usando meno acqua, ridurre gli sprechi e andare verso diete più sostenibili... Secondo la Fao "la sicurezza alimentare viene raggiunta quando tutti hanno sempre accesso, sia fisico che economico, ad una sufficiente quantità di cibo nutriente e sicuro. Le persone che hanno un migliore accesso all'acqua tendono ad avere anche livelli migliori di nutrimento". La mancanza d'acqua è tra le cause di "carestia, malnutrizione". La siccità è la causa più comune di "grave carenza alimentare nei Paesi in via di sviluppo". Nel secolo scorso ha causato "più morti di qualsiasi altro disastro naturale. Asia e Africa sono i più colpiti". In ogni caso la scarsità d'acqua riguarda quasi tutti i continenti e più del 40% della popolazione mondiale, e oltre 1,6 miliardi di persone vivono in paesi con un'assoluta scarsità d'acqua, ma entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale potrebbero vivere in aree a rischio siccità... La Commissione Ue ha chiesto all'Italia di trasporre entro due mesi nel diritto nazionale la direttiva europea sull'acqua, che prevede la messa a punto di "piani di gestione di distretti idrogeografici". E' previsto in particolare che sia "descritto nei dettagli il modo in cui gli obiettivi ecologici, quantitativi e chimici fissati per i bacini idrogeografici devono essere raggiunti secondo un calendario preciso". L'Italia, secondo Bruxelles, non ha trasposto correttamente alcuni articoli della direttiva, in particolare la necessità di decidere misure per realizzare gli obiettivi di "buono stato" fissati per i bacini idrogeografici nei tempi fissati e l'obbligo di aggiornare un registro delle zone protette. Ancora, la Commissione è preoccupata per la trasposizione delle norme sulle acque sotterranee e di superficie. La procedura di infrazione, avviata nel maggio 2010 con una "messa in mora", continua oggi con l'invio di un "avviso motivato".
Il forum per l'acqua "occupa" il ministero. L'azione dimostrativa è stata condotta da una trentina di attivisti che sono entrati nel ministero dell'Ambiente, a Roma, per chiedere il rispetto del voto referendario di giugno con megafoni, striscioni e bandiere. "Un mese fa il forum fu ricevuto dal ministro Corrado Clini che però non ha mantenuto la promessa di attivarsi per far rispettare i referendum". Nello striscione più grande c'era scritto: "Non siamo inclini ad aspettare, c'è un voto da rispettare".
In Italia è caduto il 10% di acqua in meno che nel 2011, ma a cambiare è anche la distribuzione della pioggia con la siccità che colpisce il Nord Italia cha registra precipitazioni dimezzate durante ques'inverno. I dati arrivano da Coldiretti, sulla base delle rilevazioni Isac Cnr relative al periodo di riferimento 1970-2000. I cambiamenti climatici, ha osservato la confederazione, impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare gli effetti del nuovo meteo sui cicli delle colture, la gestione delle acque e la sicurezza del territorio. Secondo la Coldiretti, servono interventi di manutenzione, risparmio, recupero e riciclaggio delle acque con opere infrastrutturali del piano irriguo nazionale, campagne di informazione ed educazione sull'uso corretto dell'acqua, un impegno per la diffusione di sistemi di irrigazione a basso consumo, ma anche ricerca e innovazione per lo sviluppo di coltivazioni a basso fabbisogno idrico.

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