Infatti, in attesa delle iniziative giudiziarie in corso (Consiglio di Stato e Procura della Repubblica di Brescia) né la politica né le istituzioni locali sembrano in grado di dare una risposta alle pur valide motivazioni sollevate dai Comitati e Associazioni che hanno sin dall’inizio contestato la discarica in questione.
Né la Regione Lombardia, né il Comune di Brescia hanno ancora preso la dovuta posizione nei confronti di una discarica formalmente autorizzata che però ha le seguenti caratteristiche:
1) E’ estremamente vicina alle abitazioni.
2) E’ localizzata in un contesto dove vi sono nelle immediate vicinanze, numerose altre criticità. (Discariche, inquinamenti del suolo, siti insalubri ecc).
3) L’autorizzazione rilasciata appare più come il prodotto di una serie di affidamenti e leggerezze della Regione Lombardia che di una compiuta, autonoma e competente istruttoria.
In queste condizioni, se la discarica di via Brocchi dovesse iniziare a funzionare, la città subirebbe un oltraggio tanto clamoroso quanto irreparabile e correrebbe il rischio di diventare il luogo dove la speculazione su uno dei materiali più micidiali avrebbe mano libera.
Chiediamo dunque a tutti coloro, singoli cittadini o Comitati e Associazioni organizzati, che hanno a cuore la tutela della salute e della qualità della vita, nonché a quelli che pensano che dove c’è degrado bisogna migliorare la situazione, di impegnarsi per sventare questa eventualità.
Brescia, 22.5.2012.
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