giovedì 13 gennaio 2011

No alla privatizzazione dell'acqua!


COMUNICATO STAMPA
Sì della Consulta, adesso la parola ai cittadini
La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.
Attendiamo le motivazione della Consulta sulla mancata ammissione del terzo quesito, ma è già chiaro che questa decisione nulla toglie alla battaglia per la ripubblicizzazione dell'acqua e che rimane intatta la forte valenza politica dei referendum.
Il Comitato Promotore oggi più che mai esige un immediato provvedimento di moratoria sulle scadenze del Decreto Ronchi e sull'abrogazione degli AATO, un necessario atto di democrazia perché a decidere sull'acqua siano davvero gli italiani.
Il Comitato Promotore attiverà tutti i contatti istituzionali necessari per chiedere che la data del voto referendario coincida con quella delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Da oggi inizia l'ultima tappa, siamo sicuri che le migliori energie di questo paese non si tireranno indietro.
Roma, 12 gennaio 2011

dal sito dell'Ansa:
SI' CONSULTA A 2 SU ACQUA E 1 SU NUCLEARE
- La Corte Costituzionale - secondo quanto appreso dall'ANSA - ha dichiarato ammissibili due dei quattro referendum contro la 'privatizzazione' dell'acqua e uno sul nucleare. Ad essere stati rigettati sono stati il quesito promosso da Di Pietro per abrogare parte del decreto Ronchi-Fitto e quello promosso dal Comitato 'Siacquapubblica' per cancellare le norme del precedente governo Prodi in materia di ambiente sulle forme di gestione e sulle procedure di affidamento delle risorse idriche. Via libera invece della Consulta agli altri due quesiti del Comitato 'Siacquapubblica' che raccoglie giuristi quali Stefano Rodotà e Gaetano Azzariti: uno per l'abrogazione delle norme del decreto Ronchi-Fitto sulle modalità di affidamento con gara a privati dei servizi pubblici di rilevanza economica, l'altro per la cancellazione delle norme del governo Prodi riguardanti la determinazione della tariffa del servizio idrico integrato in base all'adeguata remunerazione del capitale investito. Attendiamo ancora comunicazione ufficiale da parte dell Consulta ma nel frattempo esprimiamo grande soddisfazione per questo esito perchè sostanzialmente viene confermato il nostro impianto.

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