mercoledì 12 gennaio 2011

TENTACOLI


Prossimi appuntamenti con la presentazione del libro di Fernando Scarlata "Tentacoli. La criminalità mafiosa a Brescia":

Il Comune di Bovezzo, il giorno 13 gennaio 2011 alle ore 20.30, presenta il libro "Tentacoli".
Saranno presenti l'autore Fernando Scarlata, il Vice Sindaco avv. Nicola Fiorin e il Professor Carlo Alberto Romano, criminologo.
La presentazione del libro avviene ad una anno esatto dall'intitolazione della Biblioteca Comunale a Peppino Impastato.
L'ingresso è libero, presso la Sala Consiliare in Via Veneto 13/15

A Manerbio, lunedì 25 gennaio 2010, presentazione del libro "TENTACOLI. LA CRIMINALITA' MAFIOSA A BRESCIA" di FERNANDO SCARLATA (Coordinatore del Comitato Antimafia di Brescia)
ORGANIZZA: Ass.ne Vicus Minervium di Manerbio con la collaborazione del Meetup di Brescia
PRESENTI: Fernando Scarlata, autore; Marcello Zane, giornalista ed editore; Carlo Alberto Romano, professore di criminologia Università di Brescia


Che dire. Speriamo che gli abitanti di Bovezzo e di Manerbio posseggano un’educazione, un senso civico ed un rispetto della libertà di espressione maggiore di quanto non abbiano dimostrato di avere alcuni nostri concittadini gussaghesi.
Chi ha partecipato alla serata di presentazione del libro “Tentacoli”, lodevolmente proposta il 26 novembre scorso a Gussago dalla Biblioteca Comunale, ricorderà forse le intemperanze, al limite dell’isterismo, con cui alcuni personaggi, seduti soprattutto nelle prime file della Sala civica “Togni”, hanno in quella occasione interrotto e disturbato l’incontro. Non possiamo scordare come, per nulla preoccupati della pessima figura fatta fare a tutta la cittadinanza gussaghese nei confronti delle e degli ospiti partecipanti alla serata, quegli stessi campioni di inciviltà – alcuni dei quali addirittura dimentichi del ruolo istituzionale rivestito – abbiano in più riprese imposto, con alti e intemperanti stridii, una vera e propria censura alle parole che Fernando Scarlata, Saverio Fortunato, Rita Camisani e Gabriele Guerini avrebbero dovuto poter pronunciare invece nella massima libertà. Ancora adesso ci chiediamo il motivo per cui quegli intemperanti “squadristi” di casa nostra abbiano esibito tanto fastidio, tanta ottusa resistenza alla diffusione di informazioni e opinioni che soltanto il proverbiale “struzzo con la testa sotto la sabbia” potrebbe rifiutare.

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