domenica 4 marzo 2012

Sulle centrali a biomasse previste in Franciacorta

CENTRALI A BIOMASSE A GUSSAGO, IN VIA TOGNI, ED A RODENGO SAIANO?


Nel programma per le elezioni amministrative del 2009 predisposto da “Sinistra a Gussago” vi era l'indicazione, nel capitoletto dedicato alle energie alternative, della possibilità di prevedere una piccola centrale a biomasse che si alimentasse con i detriti vegetali prodotti in loco.

Sembrerebbe, questa posizione, contraddittoria con l'adesione data da “Sinistra a Gussago” al Comitato spontaneo nato in Franciacorta contro la centrale a biomasse in progetto a Rodengo Saiano; o, ancora, potrebbe essere considerata, quest'ultima adesione, come il frutto di una revisione critica e cassatoria della posizione espressa nel documento ufficiale sopra citato.

Non è né l'una né l'altra cosa, perché le due posizioni sono, a nostro giudizio, tra loro compatibili e logiche.

Occorre partire da una premessa: la nostra società ha bisogno di energia. Noi e l'ambiente nel quale viviamo avremmo bisogno di energia pulita e rinnovabile che si sostituisca progressivamente ma significativamente ai sistemi di produzione energetica attualmente diffusi.

Da questa premessa deriva che il nostro impegno, anche in sede locale, deve essere orientato alla individuazione di percorsi che ci portino a sistemi di produzione energetica ecocompatibili non solo in termini di adesione teorica ma anche in termini pratici e fattuali: tutto questo analizzando il territorio e le sue problematiche, le dimensioni dell'impianto che devono essere commisurate al reale reperimento in loco dei materiali di alimentazione e, per ultimo, la sostituzione dell'uso di energia da combustibili fossili.

Da questo deriva che il giudizio su un impianto di produzione di energia non deve basarsi solo su una valutazione teorica della qualità dell'energia prodotta, ma deve confrontarsi con l'ambiente reale e assunto nella sua complessità nel quale il progetto vuole inserirsi. Pertanto le parole chiave sono localizzazione, dimensione, capacità del territorio di avere sufficienti detriti vegetali per alimentare gli impianti, qualità dei detriti. Di per sé la definizione di “biomassa” non è sufficiente essendo il termine un nome collettivo nel quale sono inseriti materiali con differenti caratteristiche.

Nell'impianto di Rodengo Saiano questi passaggi non sono rispettati. Una localizzazione inadeguata, una dimensione non calcolata sul territorio ma sulle convenienze economiche, la necessità di acquisire materiale per la produzione fuori dagli ambiti territoriali (incrementando il traffico veicolare con effetti disastrosi sull'ambiente), rendendo, in aggiunta, più problematico il controllo della qualità, questi sono gli elementi della nostra contrarietà al progetto e sono alla base della nostra adesione al Comitato spontaneo.

Le considerazioni sopra esposte valgono a maggior ragione in merito al progetto di costruzione di una centrale elettrica da 772 KW, promosso dalla proprietà dell'azienda agricola "Giulia" di Castegnato. Tale centrale dovrebbe sorgere proprio a Gussago, nelle adiacenze del tratto più meridionale di via Togni, e dovrebbe essere alimentata dai gas combustibili prodotti dalla miscelazione di deiezioni animali e trinciato di cereale.

Appena appresa la notizia di questo progetto, la nostra Associazione, in data 23 febbraio, ha inoltrato apposite richieste scritte di informazioni sia all'ufficio tecnico del Comune di Gussago sia all'ufficio Energia ed impianti termici della Provincia di Brescia. Entro brevissimo tempo contiamo di ricevere, da quest'ultima, la documentazione completa, illustrativa dell'intera ipotesi di costruzione della centrale di via Togni, che naturalmente provvederemo a mettere a disposizione dell'intera cittadinanza.

Prima dunque di assumere formalmente una posizione in merito ad essa, l'Associazione "Sinistra a Gussago" - appunto per le ragioni precedentemente menzionate - intende poter visionare e valutare con cognizione di causa ogni aspetto del progetto di realizzazione dell'impianto a biogas di via Togni, raccogliendo inoltre ogni considerazione sull'argomento, che i nostri concittadini vorranno indirizzarci.

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