domenica 11 gennaio 2015

PER UN PARADISO IN TERRA

PER UN PARADISO IN TERRA! (Lenin, "Socialismo e religione", pag. 678)

I disegnatori STEPHANE CHARBONNIER, detto CHARB, abbattuto all’età di 47 anni, assicurava la direzione della redazione dal 2009, JEAN CABUT detto CABU 76 anni e GEORGE WOLINSKI 80 anni erano stati disegnatori nell’emblematico giornale “Hara-Kiri”, antenato di “Charlie Hebdo”, e lo avevano tenuto a battesimo. BERNARD VERLHAC più conosciuto col nome di TIGNOUS 47 anni anche lui disegnatore e BERNARD MARIS, economista e consigliere della Banca di Francia che voleva cancellare il debito.

Ecco le vittime eccellenti dell’attentato al giornale satirico “Charlie Hebdo” del 7 gennaio 2015. Con loro muore il senso critico, l’immagine sinottica, la frase caustica che affrontavano il cinismo di un’epoca, la nostra, in cui i fondamentalismi di ogni dove impongono pensieri via via unici, nel senso che l’unico pensiero invadendo tutto, come lo straripamento di un fiume in piena, impedisce, censura, blocca, punisce, uccide lo sguardo irriverente, lo spirito autenticamente critico, il gusto del paradosso, del confronto, della libertà interiore, del respiro dell’intelligenza.

Ma perché tutto questo? Ce lo spiega Ambrogio Donini nel libro "Breve storia delle religioni":
"I membri di una società divisa in classi, proiettando nel campo dell’ideologia quelli che sono dei rapporti di struttura economica e sociale, non possono ammettere che vi sia altra libertà che la loro libertà, altra morale che la loro morale, altra giustizia che la loro giustizia, altra religione che la loro religione. Ogni dottrina religiosa si è sempre basata sul più rigoroso classismo e la posizione ufficiale delle stesse gerarchie cattoliche non vi fa affatto eccezione.
L’intolleranza religiosa, come tutte le tristi e sanguinose vicende che l’hanno caratterizzata sin dai tempi più antichi e che riaffiorano troppo spesso anche ai nostri giorni, è dunque frutto della struttura di classe e come tale va affrontata".


L’orrore di ciò che è accaduto a Parigi ci ricorda che i demoni del monoteismo ci perseguitano perché le società diversamente teistiche hanno tutte strutture classiste, dunque i germi dell’intolleranza risolta con la violenza delle armi possono riattecchire anche nella nostra società tanto quanto altrove.

Nessun commento: