martedì 3 febbraio 2015
Così si incentiva il trasporto pubblico!
Biglietto unico rincarato, pioggia di
critiche. E possibili ricorsi
Dura presa di posizione di Cgil e
Legambiente, che scrive ai sindaci: «i rincari pare servano a
coprire i costi di gestione del metrò»
Doppio no ai rincari previsti per i
biglietti del trasporto pubblico in provincia di Brescia e al taglio
delle corse (870mila km in meno l’anno). È quello che arriva da
Legambiente e dalla Cgil Brescia: per loro le nuove tariffe in vigore
dal 2 febbraio (con il biglietto unico integrato vantaggioso solo per
chi beneficia dell’accoppiata bus-metrò) è l’ennesima «mazzata»
a tanti studenti e lavoratori pendolari. Fatta per porre rimedio ai
tagli della Regione al trasporto pubblico. Ma a danno dei pendolari
appunto.
Legambiente, per mano del responsabile
regionale Dario Balotta, ha scritto una lettera a tutti i sindaci
della provincia: « Questa integrazione tariffaria è monca perché
non riguarda la modalità ferroviaria, quindi le migliaia di
pendolari che usano Trenord». L’integrazione, al momento, si
configura solo come l’obbligo di acquisto del titolo di viaggio
integrato, extraurbano più urbano, già in vigore per gli studenti.
Ora verrebbe esteso ai lavoratori abbonati ed ai titolari di
biglietti ordinari. Una stangata, se si pensa che gli abbonamenti
mensili aumenteranno fino ad un massimo del 13% e i settimanali fino
al 25%. Il biglietto unico sarebbe obbligatorio anche per chi non ne
ha bisogno, cioè per chi utilizzerebbe, per arrivare in città, solo
l’autobus extraurbano. Fatta così, l’integrazione tariffaria
sembra guardi solo al grave problema della copertura dei costi di
gestione del Metrobus. ... Balotta aggiunge: «Dal 2 febbraio
verranno ridotte frequenze su tratte secondarie, come Flero,
Pralboino e tanti altri paesi della provincia. I servizi serali e
domenicali spariranno definitivamente. Cosi va in soffitta un
pilastro dei contratti di servizio, i “servizi minimi”, mentre si
affaccia un biglietto unico pieno di pecche»
Critica anche la Cgil: ... «Nessuna
delle due istituzioni locali (Provincia e Comune) ha alzato la voce
sui tagli, né ha avvertito la necessità di un confronto con i
destinatari dei rincari attraverso le loro rappresentanze» ... CGIL
e Federconsumatori stanno vagliando la possibilità di iniziative sul
piano legale.
«Il Governo ha tagliato 155 milioni
alla Regione Lombardia sul Trasporto pubblico locale ...». Lo ha
spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: «Siamo
stati bravi riducendo così questo taglio a soli 45 milioni».
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