lunedì 2 novembre 2015

Si potrà finalmente fare luce sull'assassinio di Sergio, Guido e Fabio?




GORNI VAKUF: ARRESTATO IN GERMANIA IL COMANDANTE “PARAGA”. TANTE LE DOMANDE IRRISOLTE.

La polizia tedesca ha arrestato la mattina di mercoledì 28 ottobre, all’aeroporto tedesco di Dortmund, in arrivo da Tuzla, un cittadino bosniaco ricercato con mandato internazionale dall’Italia con le accuse di “tentato omicidio, omicidio preterintenzionale e rapina a mano armata” e ritenuto il responsabile materiale della morte di tre  volontari bresciani il 29 maggio 1993 proprio in Bosnia, a Gorni Vakuf.

Si tratta di Hanefija Piric (52 anni), detto ‘Paraga’, che nel 1993 comandava un battaglione dell’esercito governativo e che con i suoi uomini, in un’imboscata sul monte Radovan, presso Gornji Vakuf (Bosnia centrale), avrebbe ordinato l’uccisione del compagno internazionalista Guido Puletti, dell’imprenditore Fabio Moreni e del giovanissimo cittadino gussaghese Sergio Lana, che si stavano recando con il “Coordinamento iniziative di solidarietà con l’ex Jugoslavia” a dare soccorso alla popolazione vittima della guerra e in particolare alla cittadina di Zavidovici.

Guido, Fabio e Sergio furono uccisi nell’agguato, mentre Agostino Zanotti e Christian Penocchio, che erano con loro si salvarono fuggendo prima nel bosco attiguo e rifugiandosi poi nella sede dei caschi blu scozzesi a Bugojno.

Dietro la richiesta d’arresto potrebbe esserci anche il lavoro presentato l’anno scorso, nel 2014, dall’associazione Guido Puletti: un dossier nato dalla raccolta di nuove informazioni, che vanno a rafforzare l’idea che non si trattò di un eccidio con finalità di furto, come invece voleva esser fatto passare, ma un’operazione da inserire nel più ampio ruolo che l’Italia aveva o voleva nel conflitto jugoslavo.

“Riteniamo degna di approfondimento – si legge nel dossier – l’ipotesi che l’ordine dell’eccidio sia partito da centri di potere a Roma, che l’obiettivo era l’uccisione e l’occultamento dei corpi di tutti e 5 gli italiani, che l’obiettivo politico era il coinvolgimento militare italiano nel conflitto bosniaco al pari delle forze inglesi e francesi”.

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