La
diffusa (e, probabilmente, inaspettata da alcuni partiti e da alcuni loro
esponenti locali) mobilitazione di cittadini, di organizzazioni sociali e
politiche, nonché delle stesse amministrazioni comunali ha infine costretto la
Provincia a rinviare di due settimane il Consiglio Provinciale chiamato ad
esprimersi sulle norme costitutive del nuovo soggetto a cui si è scelto di
affidare la gestione del servizio idrico integrato.sabato 6 febbraio 2016
No alla privatizzazione dell'acqua
abbiamo ricevuto e ben volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Comitato "Brescia Acqua Bene Comune" coordinamento provinciale dei movimenti per l'acqua pubblica. In accompagnamento ad esso proponiamo anche il commento, sottoscritto da tutti i comitati lombardi per l'acqua pubblica e dal forum nazionale, in merito all'operazione di acquisizione della società LGH in corso da parte di A2A:
La
diffusa (e, probabilmente, inaspettata da alcuni partiti e da alcuni loro
esponenti locali) mobilitazione di cittadini, di organizzazioni sociali e
politiche, nonché delle stesse amministrazioni comunali ha infine costretto la
Provincia a rinviare di due settimane il Consiglio Provinciale chiamato ad
esprimersi sulle norme costitutive del nuovo soggetto a cui si è scelto di
affidare la gestione del servizio idrico integrato.
IL
MOVIMENTO PER L'ACQUA PUBBLICA STOPPA IL GESTORE UNICO PRIVATO.
Presentato il documento con
rilevanti osservazioni sulle criticità del nuovo soggetto: la Provincia rimanda
il consiglio provinciale che avrebbe dovuto approvare la nuova configurazione
sociale
Il
lusinghiero successo registrato nei tre incontri pubblici tenutisi a Brescia
nel mese di gennaio, organizzati dal Comitato “Brescia Acqua Bene Comune” -
Coordinamento provinciale dei movimenti per l’acqua pubblica, di fatto aumenta
la nostra azione di pressione nei confronti delle istituzioni pubbliche
bresciane allo scopo di ottenere l'avvio di un reale ed integrale processo di
ripubblicizzazione del servizio idrico in tutta la nostra provincia.
L'obiettivo
primario resta quello di fermare tutte le azioni volte alla totale e definitiva
privatizzazione della risorsa-acqua.
Ci
piace pensare che l’esigenza – non più rinviabile – di ricondurre la gestione
dell’acqua sotto il controllo e la diretta gestione dei pubblici poteri e dei
cittadini-utenti sia tornata al centro dell’attenzione (e dell’agenda politica
delle istituzioni locali e provinciali) proprio grazie all’intensa campagna
informativa e sensibilizzatrice sviluppata in questi ultimi mesi dal nostro
Comitato. Prova sostanziale di questo fatto è stata la larga partecipazione
all'incontro tecnico da noi organizzato il 25 gennaio scorso, dedicato proprio
agli amministratori pubblici. La serata ha coinvolto decine di consiglieri,
sindaci e semplici cittadini che hanno preso atto della fondatezza, non solo
dal punto di vista ideologico ma anche e soprattutto sotto l'aspetto
giuridico-normativo, delle argomentazioni inerenti le criticità presenti nel
progetto di costituzione del Gestore Unico formulato dalla Provincia di
Brescia. Durante la serata è stato illustrato il documento, messo a punto da
Remo Valsecchi, a firma del Comitato per l'acqua Pubblica che è stato
utilizzato integralmente o quale spunto propositivo per sollecitare le
istituzioni Provinciali ad un forte ripensamento rispetto al processo in atto
che rischia di consegnare la gestione dell'acqua di Brescia e provincia ad un
gestore privato per i prossimi 30 anni. Abbiamo potuto cogliere riprova
immediata della bontà del lavoro da noi svolto grazie alla quantità e qualità
argomentativa delle osservazioni presentate ufficialmente alla Provincia
riguardo alle ipotesi da quest’ultima abbozzate circa i documenti costitutivi
fondamentali (Statuto, Regolamento e Accordo) della nuova società di gestione
del servizio idrico integrato. Grazie al nostro Comitato è stato acceso un
focus sulla criticità di questo processo e molti amministratori locali stanno
rivalutando in modo più approfondito tutti gli aspetti tecnico-normativi di una
scelta la quale, in concreto, segnerebbe la completa spoliazione del controllo
delle risorse del territorio da parte delle comunità locali e dei loro
rappresentanti.
Nonostante
lo stringente ed ingiustificato contingentamento dei tempi ancora una volta
imposto dalle forze di maggioranza al governo della Provincia, gli uffici di
Palazzo Broletto hanno infatti ricevuto, oltre alle osservazioni puntuali ed
assai articolate elaborate dal nostro Comitato, numerose altre considerazioni,
obiezioni e pareri provenienti da svariate Amministrazioni comunali della
nostra provincia, del più diverso colore politico. Ciò a dimostrazione di
quanto sia avvertita fra le comunità del nostro territorio la necessità di
poter far sentire la propria voce su una questione tanto fondamentale come la
gestione dell’acqua e di quanto, al contrario, Giunta Provinciale, Ufficio
d’Ambito e aziende attuali affidatarie del servizio abbiano finora tentato in
ogni modo di comprimere, se non addirittura di escludere la partecipazione dei
cittadini e dei loro rappresentanti locali nel procedimento decisorio fin qui
attuato, pur trattandosi di una materia così vitale quale, appunto, la gestione
dell’acqua nei prossimi decenni.
La
diffusa (e, probabilmente, inaspettata da alcuni partiti e da alcuni loro
esponenti locali) mobilitazione di cittadini, di organizzazioni sociali e
politiche, nonché delle stesse amministrazioni comunali ha infine costretto la
Provincia a rinviare di due settimane il Consiglio Provinciale chiamato ad
esprimersi sulle norme costitutive del nuovo soggetto a cui si è scelto di
affidare la gestione del servizio idrico integrato.
Alla
luce delle vicende fin qui sommariamente riassunte, si avverte ora il bisogno
di fare il punto della questione e di illustrare il quadro generale delineatosi
nella nostra provincia in tema di utilizzo della risorsa-acqua: per questo
motivo il Comitato “Brescia Acqua
Bene Comune” - Coordinamento provinciale dei movimenti per l’acqua pubblica
indice una conferenza stampa che si terrà sabato 6 febbraio alle ore 11.00
presso lo spazio “Ecopoint” in corso Goffredo Mameli n. 2/S a Brescia
(di fronte all’ex “Buonissimo”).
Nell’occasione
saranno presentati agli organi di informazione il testo delle osservazioni
depositato il 28 gennaio dal nostro Comitato presso la Provincia di Brescia e
le valutazioni sull’operazione di fusione in corso tra LGH ed A2A, sottoscritte
da tutti i Comitati lombardi per l’acqua pubblica nonché dal Forum nazionale.
In
conclusione, daremo conto della campagna informativa che intendiamo porre in
atto già dai prossimi giorni attraverso l’organizzazione e la partecipazione a decine
di incontri pubblici su tutto il territorio provinciale. A questo sforzo
ulteriore desideriamo accompagnare la volontà di adire tutte le possibili
azioni legali avverso il processo di privatizzazione in atto, nella sostanza
contrario al risultato referendario.
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