mercoledì 15 giugno 2016

L'incertezza pesa sui lavoratori della "Stefana"

Stefana, mobilità dal 3 luglio: nessuna risposta per i lavoratori

 
Ancora senza risposta i 186 lavoratori della ex Stefana di via Bologna a Nave. Il prefetto Valerio Valenti, la «politica» (Provincia, sindaci di Montirone, Ospitaletto e Nave oltre alla Comunità montana di Valle Trompia) e i sindacati non sono ancora riusciti a portare attorno al tavolo istituzionale la famiglia Ghidini. E anche lunedì 13 giugno la domanda alla Regione Lombardia di cassa integrazione in deroga di 90 giorni è rimasta in stand by. La decisione presa è stata quella di rimandare al prossimo 3 luglio la messa in mobilità dei lavoratori con il rischio che nessun lavoratore venga pagato in questo mese. Nella fitta agenda che riguarda la vicenda Stefana, le prossime scadenze sono per il 16 giugno quando è slittata la data di assegnazione dell’acciaieria di Montirone dopo il rilancio di 2,805 milioni presentato dall’Alfa Acciai che già aveva manifestato il proprio interesse. Sempre giovedì è fissato anche il termine ultimo per la presentazione delle offerte del laminatoio di via Bologna. La base d’asta è già scesa a 20 milioni (27 quelli richiesti precedentemente e 33 il valore della perizia) e i sindacati si augurano che gli interessamenti della spagnola "Celsa" si trasformino in atti concreti.

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