domenica 18 settembre 2016

Autunno 2016: gli ultimi giorni del CETA




La battaglia decisiva sul CETA (il fratellino brutto del TTIP) bussa alla porta ed abbiamo bisogno di tutta la forza possibile per neutralizzare questo mostro.

Si avvicina velocemente il voto decisivo al Consiglio ed al Parlamento Europeo. I nostri ministri del commercio estero potrebbero dare il via libera al CETA già entro la prossima settimana, con decisione formale fissata per fine ottobre. Se ciò avvenisse il Parlamento Europeo potrebbe votare prima della fine dell'anno.
               
Ora è il momento di far sentire le nostre voci e dire ai nostri rappresentanti UE: non vogliamo questo fosco accordo commerciale! La nostra Democrazia, gli standard di sicurezza ambientale e dei consumatori, non sono in vendita, come non lo sono i nostri diritti sociali.

Perciò, nelle prossime settimane cittadini di tutta Europa organizzeranno manifestazioni per rendere visibile la nostra resistenza e lanciare un messaggio chiaro ai nostri governanti e rappresentanti parlamentari. Unitevi!

Solo le vostre forti voci possono fermare il CETA e il TTIP, ed è stato provato: in Germania, il vicecancelliere e il ministro del commercio estero hanno già cominciato a parlare della "morte del TTIP", mentre il presidente francese sta perfino chiedendo una fine formale delle trattative. Naturalmente, nello stesso tempo accelerano ulteriormente sull' accordo con il Canada, perché tutti loro ( e la lobby delle imprese dietro di loro) possono ottenere attaverso il CETA quasi tutto ciò che si aspettano dal TTIP.

Il cancelliere austriaco ha già annunciato che il suo Paese potrebbe votare contro il CETA nel Consiglio. Attualmente, sta organizzando un' inchiesta tra i membri del suo partito. Anche altri governi hanno chiarito che il loro sostegno non può essere dato per scontato. Abbiamo visto che più la gente è informata sul TTIP e sul CETA, più aumentano le persone contrarie e più difficile diventa per i politici appoggiare i due trattati.

Costringiamo i ministri e i parlamentari europei a mettere le carte in tavola. E' il momento di alzare la voce, trasformiamo quest' autunno negli "ultimi giorni del CETA"!

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