domenica 9 ottobre 2016

La generazione ingovernabile

Anche quest'anno le studentesse e gli studenti medi e superiori sono ritornate/i in piazza a ribadire il proprio dissenso verso la riforma "Buona scuola" guardando con un occhio critico l'alternanza scuola-lavoro, il ruolo del preside e i vari problemi che quotidianamente affliggono professori e insegnanti. Sono scese/i nelle strade per una scuola sicura senza un tetto che crolli loro in testa, accessibile a tutt*, aperta al confronto. È stato ribadito l'enorme problema del carotrasporti e carolibri che rende ogni anno che passa la scuola un diritto solo per pochi. C’è bisogno di una scuola libera da ogni tipo di discriminazione e intolleranza propagandata da gruppi di estrema destra come "Lotta studentesca" o da associazioni che propongono progetti assurdi come il "telefono anti-gender".
Hanno espresso solidarietà con tutt* i migranti e le migranti che scappano dai loro paesi e con tutt* i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno si organizzano e lottano nelle fabbriche contro ogni condizione di sfruttamento.



Studenti medi in piazza per il primo sciopero dell’anno, con cariche poliziesche a Firenze e tensioni a Roma e Torino.

A promuovere la giornata di mobilitazione diverse realtà e reti presenti a livello nazionale, come StudAut e Uds, ma anche diversi collettivi auto-organizzati di tante scuole italiane. Al centro della protesta la volontà di contrastare le politiche sulla scuola e sul lavoro del governo Renzi, in particolare la legge 107, la cosiddetta “Buona scuola”, e il “Jobs Act”.

Manifestazioni in decine di città italiane, partecipate soprattutto in quelle più grandi dove le forze di polizia non si sono sottratte nel caricare i manifestanti.

A Roma,dove la protesta era iniziata già la notte scorsa  con una azione al Miur da parte dell’Unione degli studenti, stamattina il corteo promosso da diversi collettivi sia di studenti medi che universitari è stato bloccato nel momento in cui ha cercato di deviare il percorso autorizzato e raggiungere il blindato centro storico della capitale. Dopo alcuni momenti di tensione il corteo è proseguito compatto diretto verso il ministero dell’istruzione. Due gli studenti fermati e poi rilasciati, quattro invece le persone che sarebbero state identificate.

Traffico in tilt anche a Bari e Napoli dove migliaia di studenti, nonostante la pioggia, hanno bloccato le principali strade del centro per poi effettuare un blitz di contestazione alla kermesse “futuro Remoto”che ha già applicato la parte della riforma che consente di inserire studenti e farli lavorare  gratis. Momenti di tensione anche a Torino, dopo che la polizia è intervenuta quando il corteo studentesco ha imbrattato la sede del Pd cittadino.

Migliaia di studenti anche a Milano con il corteo che è stato aperto dai lavoratori della “Ge” di Sesto San Giovanni in sciopero da giorni contro i licenziamenti decisi dalla multinazionale. Sanzionata la sede di Assolombarda ed il consolato turco. A Firenze caricato il corteo dai carabinieri per impedire l’occupazione del Liceo Galilei, in pieno centro. Il corteo era partito da piazza san Marco scandendo slogan come “occupazione e università a costo zero”. Gli studenti davanti al Liceo hanno cercato di sfondare il portone a quel punto sono partite le cariche della polizia. Diversi i ragazzi rimasti feriti.

A Brescia il corteo promosso dal Kollettivo Studenti In Lotta è partito da piazza Garibaldi per raggiungere il centro cittadino. Oltre un centinaio per una manifestazione che ha anche una connotazione antifascista e antirazzista per denunciare i tentativi d’infiltrazione di organizzazioni come “Lotta studentesca” nelle scuole superiori. Proprio al corteo di Brescia, questa mattina, è stato impedito da parte dei funzionari della Questura, di portare il furgone con a bordo l’impianto di amplificazione in Piazza della Loggia. Per chiedere conto di questa limitazione del diritto a manifestare, il presidente del Consiglio di Quartiere del centro storico nord, Francesco Catalano, ha inviato una lettera al Questore e al dirigente della Digos.

A Palermo circa 5mila studenti sono scesi in piazza riuscendo a tagliare e bloccare strade e viali in modo da assediare il centro della città. Anche a Bologna i manifestanti, oltre un centinaio, al grido “Blocchiamo tutto” hanno paralizzato un tratto dei viali di circonvallazione tra via Zamboni e via San Vitale. Sanzionate diverse banche e l’ufficio scolastico regionale. Il corteo è terminato anche in questo caso con una assemblea pubblica.

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