domenica 23 ottobre 2016

Stop CETA: trattato in bilico.

Minuti convulsi a Bruxelles. Nel giorno del Consiglio Europeo che dovrebbe decidere per la firma sul CETA, l'Accordo di liberalizzazione commerciale con il Canada, le cancellerie di tutta Europa stanno premendo sul Governo della Vallonia che ha deciso di mantenere ferma la sua opposizione a diversi capitoli del trattato. Nel caso non si raggiungesse una quadra, salterebbe la data programmata del 27 ottobre per la firma tra il Governo Canadese e l'Unione Europea.
E' prevista una dichiarazione di Paul Magnette, Primo ministro della Vallonia, alle 11.30 al Parlamento Vallone. Esattamente come per il TTIP, anche per il CETA bisogna abbassare il sipario. La questione non è dare spazio a un futuro autarchico, ma mettere in discussione una politica commerciale europea troppo schiacciata sugli interessi dei grandi gruppi
La posizione del Governo Vallone di fermare la ratifica e l’approvazione del CETA, assieme alle riserve espresse dai Governi di alcuni Paesi membri e alle precisazioni della Corte Costituzionale tedesca, dimostra come le preoccupazioni che da anni i movimenti sociali e la Campagna Stop TTIP esprimono su megatrattati come TTIP e CETA siano più che ragionevoli. Ieri persino la confederazione dei sindacati canadesi ha mostrato solidarietà al Governo della Vallonia.
Venerdì 21 ottobre si riunirà il Consiglio Europeo in vista della possibile firma del CETA prevista per il 27 ottobre. I movimenti europei stanno aumentando la loro pressione sui Governi per far sì che tutto questo possa saltare. Uniamo le nostre forze per far sentire il nostro StopCETA

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