sabato 12 novembre 2016
#BRESCIADICENO
CORTEO CONTRO LA PASSERELLA IN CITTA’ DELLA MINISTRA BOSCHI
Oggi la Ministra della controriforma
costituzionale, Maria Elena Boschi, è stata a Brescia per il tour propagandistico a
favore del si al referendum. Una giornata che ha visto la ministra incontrare le
oligarchie economiche bresciane: imprenditori, finanzieri e banchieri, facendo
la spola tra la città, dove ha parlato nella sede della Camera di commercio di
Brescia e la Valtrompia dove ha pranzato con i rappresentanti del mondo
finanziario e imprenditoriale bresciano.
Per contrastare questa passerella e ribadire il no sociale
al referendum del prossimo 4 dicembre e opporsi alle politiche “lacrime e
sangue” del Governo Renzi, in città si è svolta la manifestazione promossa dal CS Magazzino47
e dal Kollettivo studenti in Lotta.
Partito da piazza Garibaldi verso le 10, il corteo
partecipato da 200 persone ha realizzato una tappa davanti alla sede del Pd in
centro storico, di fronte alla Pallata, e si è quindi diretto nei pressi della camera di
commercio, blindata da transenne e polizia decine di metri prima dell’ingresso. Analoga la situazione su via Gramsci,
completamente militarizzata nel suo tratto finale all’incrocio con via Moretto.
Il corteo ha poi
deciso di tornare nel centro città per fare nuovi interventi e spigare le
ragioni del no sociale e le motivazioni della manifestazione di questa mattina.
Arrivato in corso Palestro, per raggiungere corso Zanardelli, il corteo ha
trovato uno sbarramento con un blindato di polizia. Qui c’è stato un primo fronteggiamento con numerose manganellate che hanno colpito
le prime file della manifestazione che è comunque rimasta compatta.
Intorno alle 11.50 la situazione si è sbloccata il corteo è
riuscito a passare per corso Palestro
raggiungendo corso Zanardelli, con il mercato. Verso mezzogiorno e mezzo il corteo ha raggiunto via Mazzini, con l’intenzione di manifestare nella zona a nord
del capoluogo dove questo pomeriggio in via Costalunga è stata inaugurata la
sede di casa Pound. In testa al corteo uno striscione con scritto “Questo è il
nostro grido sopra la barricata Brescia Antifa”.
Il comunicato del CSO
Magazzino 47 di Brescia:
Questa mattina un corteo deciso a portare nelle strade di
Brescia i molti no al referendum costituzionale, che si stanno moltiplicando in
tutta la penisola, ha sfilato per le vie della città contestando la presenza
della ministra Boschi. Studenti, precari, disoccupati occupanti di case e
inquilini resistenti hanno comunicato con le molte persone presenti ai margini
del corteo spiegando i motivi per cui sarà importante votare no al referendum
del 4 dicembre. Il piano casa, il jobs act, la riforma della buona scuola sono
tasselli che compongono l’ariete attraverso il quale il governo Renzi sta
scardinando e saccheggiando i diritti conquistati in anni di lotte. Gli
obiettivi sono la creazione di studenti pronti a diventare merce per le grandi
aziende, l’attacco alle condizioni di vita dei lavoratori e la necessità di fermare
le lotte per la casa favorendo speculazioni e grandi immobiliaristi. Il
referendum costituzionale è un tassello fondamentale del disegno renziano e
rappresenta la necessità di rendere governabile, a favore di banche e
multinazionali, il nostro paese continuando ad imporre misure d’austerità.
Come sempre accade la polizia targata PD non ha esitato a
schierare centinaia di uomini a difesa della sua ministra transennando tutte le
vie che portavano allo spot referendario voluto dal governo. Il corteo ha deciso
di non accettare la militarizzazione della propria città e come risposta ha
ricevuto le manganellate democratiche che ben rappresentano lo spirito di
questo PD. Con decisione la manifestazione è comunque riuscita ad avanzare e a
dare vita a una giornata di lotta per le vie di Brescia.
Lunedì Renzi sarà di nuovo in città per l’ennesima tappa della sua
propaganda. Noi saremo di nuovo in strada per ribadire il nostro NO alla
riforma costituzionale e alle politiche del governo.
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