domenica 30 aprile 2017

Brescia al secondo posto per infortuni sul lavoro

Brescia, meno morti ma più infortuni sul lavoro
18 decessi nel 2016 (30 nel 2015) e 62 casi di chi è rimasto vittima mentre era impiegato nell'occupazione. Nostra provincia seconda in Lombardia dopo Milano.

In provincia di Brescia nel 2016 ci sono stati 18 morti sul lavoro, quindi in netta diminuzione rispetto ai 30 registrati nel 2015. Ma, al contrario, sono aumentati gli infortuni. Ogni giorno, sul territorio, se ne contano 62, pari a oltre 15 mila denunciati nel 2016, in aumento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Una situazione che porta Brescia al secondo posto in Lombardia, solo dopo Milano.

E pensare che nel 2015 si era arrivati a un calo degli infortuni generali dell’oltre 4%. 567, sempre in aumento, sono state le malattie professionali riconosciute. Per Luigi Feliciani, presidente reggente dell’Anmil di Brescia, sono “numero impressionanti”. L’occasione, in vista della ricorrenza dell’1 maggio, è stata quella di venerdì 28 aprile quando si è celebrata la giornata internazionale per la sicurezza e salute sui luoghi di lavoro.

Infatti, sono stati presentati i dati forniti dall’Inail ed elaborati dall’Anmil. Secondo Feliciani c’è ancora molto da fare su questo fronte, anche se lo hanno capito meglio le grandi aziende che hanno deciso di investire di più sulla sicurezza. Questo, infatti, vuol dire più qualità e maggior riconoscenza verso i lavoratori. Situazione più arretrata, invece, nelle piccole attività. A livello più generale, nel 2016 si sono registrate 120 morti in Lombardia e 1.018 in tutta Italia. Tutti da infortuni sul posto di lavoro.

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