giovedì 16 novembre 2017
A Ghedi, marcia per il disarmo nucleare
APPELLO: APPUNTAMENTO A GHEDI
PER IL DISARMO NUCLEARE
Lunedì 20 novembre alle ore 14
la Carovana delle donne per il disarmo
nucleare si muoverà da Ghedi, BS, contemporaneamente alle
partenze da altri luoghi significativi ( Aviano – Livorno – Pisa –
Trieste – Napoli – Sicilia – Sardegna, ove si trovano basi e porti nucleari) e
confluirà a Roma il 10 dicembre davanti al Presidente della Repubblica cui si
chiede di ricevere una delegazione della Carovana stessa. Il 10 dicembre è una
data importante perché quel giorno verrà
consegnato il premio Nobel per la pace 2017 a ICAN ( Campagna internazionale
per l’abolizione delle armi nucleari)
Perchè da Ghedi? Perchè è una base militare tristemente
famosa in quanto da lì sono decollati I
tornado che hanno bombardato l’Iraq e l’Afghanistan, che hanno partecipato a
“missioni di pace” in molti paesi, fra I quali la Libia, la ex Jugoslavia e la
Siria.
A Ghedi, inoltre, sono stoccati 20 ordigni nucleari, le
famigerate bombe B61 destinate ad essere presto sostituite dalle maggiormente
micidiali B61/12 più idonee ad essere montate sui nuovi caccia F35.
Bisogna anche ricordare che la base di Ghedi dovrebbe essere
chiusa ai sensi del trattato di non proliferazione delle armi nucleari, e che
uno degli scopi principali della Carovana, che verrà illustrato al presidente
della Repubblica, è quello di ottenere
che l’Italia sottoscriva il bando delle armi nucleari approvato dall’ONU il 7 luglio
2017.
Di questi tempi l’iniziativa della Carovana è quanto mai opportuna e necessaria se
guardiamo ai venti di guerra atomica e ai tanti generali e capi di stato emuli di stranamore che predicano soluzioni
finali.
La Carovana delle donne per il disarmo nucleare è sostenuta
a livello nazionale da molte associazioni pacifiste e antimilitariste, ma è
necessario che anche a Brescia, in Lombardia e in altre regioni vicine ci si
mobiliti il più possibile per partecipare alla sua partenza da Ghedi.
L’appuntamento è a Ghedi davanti alla base militare, in via
Castenedolo 85, alle ore 14 di lunedì 20 novembre dove sarà presente anche
Giovanna Pagani presidente di WILPF (Lega Internazionale Donne per la Pace e la
Libertà).
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1 commento:
Il 20 Novembre, un centinaio di persone si sono riunite fuori dalla base aeronautica di Ghedi per il presidio organizzato dalla Carovana delle donne per il disarmo nucleare. In contemporanea, oltre a Ghedi, ci sono state partenze anche da altre basi e porti nucleari come Aviano, Livorno, Pisa, Trieste, Napoli, oltre che Sicilia e Sardegna. La carovana delle donne per il disarmo nucleare raggiungerà Roma il 10 Dicembre, quando verrà consegnato il premio Nobel per la pace 2017 all’ ICAN, la Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari, e verrà chiesto che una delegazione possa incontrare il Presidente della Repubblica Mattarella. Perché da Ghedi? Perché è una base militare tristemente famosa in quanto da lì sono decollati I tornado che hanno bombardato l’Iraq e l’Afghanistan, che hanno partecipato a “missioni di pace” in molti paesi, fra I quali la Libia, la ex Jugoslavia e la Siria. A Ghedi, inoltre, sono stoccati 20 ordigni nucleari, le famigerate bombe B61 destinate ad essere presto sostituite dalle maggiormente micidiali B61/12 più idonee ad essere montate sui nuovi caccia F35. Bisogna anche ricordare che la base di Ghedi dovrebbe essere chiusa ai sensi del trattato di non proliferazione delle armi nucleari, e che uno degli scopi principali della Carovana, che verrà illustrato al presidente della Repubblica, è quello di ottenere che l’Italia sottoscriva il bando delle armi nucleari approvato dall’ONU il 7 luglio 2017.
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