mercoledì 23 luglio 2014

Ancora qualche osservazione sull'operazione "Caporalino"

All'incirca un mese fa la nostra Associazione inviò al Direttore del "Giornale di Brescia" una lettera a commento di un articolo apparso sulle colonne di quel quotidiano relativo all'allora imminente inaugurazione del nuovo Centro commerciale costruito nell'area del Caporalino.
Disperando ormai di poterla vedere pubblicata nell'apposita rubrica del GdB, vi proponiamo qui di seguito il testo completo di quella missiva nella speranza che possa ottenere comunque un'adeguata visibilità dagli spazi del nostro blog:

Egr. Sig. Direttore,
se ci è consentito, l’Associazione “Sinistra a Gussago” desidererebbe approfittare ancora una volta della Sua cortese disponibilità per fornire, alle gentili lettrici ed ai cortesi lettori dello stimato quotidiano da Lei diretto, qualche spunto di riflessione a commento dell’articolo dal titolo “Superstore, avanti tutta” apparso a pag. 10 del “Giornale di Brescia” diffuso il 16 giugno scorso.
Avendone già a lungo trattato, pure sul più recente numero del nostro periodico sociale “Segnali di fumo”, non vorremmo correre il rischio di tediare troppo le lettrici ed i lettori, ma non possiamo fare a meno di esporre ancora una volta le nostre perplessità sull’operazione urbanistica effettuata in località Caporalino.
Ci sia permessa innanzitutto una replica il più garbata possibile alla polemica osservazione attribuita al Sig. Sindaco Bruno Marchina e riportata dall’autore dell’articolo fra virgolette.
Precisiamo che la nostra Associazione esprime, inascoltata, le proprie riserve sulla trasformazione urbanistica dell’area dal Caporalino fin dalle fasi iniziali della redazione del Piano di Governo del Territorio oggi vigente, tanto da essere stata l’unica realtà politica e sociale ad aver formalmente depositato osservazioni ed opposizioni ufficiali nel corso dell’intera vicenda procedimentale conclusasi con l’approvazione del nuovo piano urbanistico in corso di realizzazione in quel luogo.
Però ci sembra opportuno, in particolare, far notare all’egregio Sig. Sindaco che il progetto approvato ai tempi della gestione commissariale di Gussago era assai diverso da quello oggi in atto, non fosse altro per la totale assenza nel primo di qualsiasi previsione di un centro commerciale.
Ma, al di là degli sterili battibecchi, l’Amministrazione comunale guidata dal prof. Marchina – come, d’altronde, quella che l’ha preceduta – ha trascurato nel corso del tempo ben altre problematiche di spessore, da noi pure sollevate.
La scelta di privatizzare, prima, e di urbanizzare, dopo, un’area  idrogeologicamente fragile, delimitata dal principale corso d’acqua del territorio ed attraversata da rogge sotterranee: è stato saggio avervi consentito addirittura la costruzione di rimesse interrate?
Dalla vendita dell’area ad un costruttore privato è poi conseguita la necessità per il Comune di trasferire in altra sede alcuni servizi (per es. il magazzino comunale che oggi è collocato in uno stabile affittato al costo di circa 30mila euro l’anno) e, persino, di cancellarne totalmente altri (per es. il campo sosta nomadi per la cui realizzazione il Comune nel 1990 percepì dalla Regione quasi 400milioni di vecchie lire). Una alienazione del patrimonio collettivo attuata, vale la pena ricordarlo, mediante un’asta pubblica alla quale partecipò un solo imprenditore, sulla base di condizioni di edificabilità – e quindi di valore dell’area stessa – ben meno vantaggiose ed allettanti rispetto a quelle autorizzate dall’Amministrazione comunale in carica soltanto dopo l’avvenuta acquisizione del sito da parte del suddetto imprenditore.
Vorremmo poi nutrire le medesime aspettative ottimistiche dichiarate dal Sig. Sindaco in merito agli effetti che sulla rete, già in profonda sofferenza, del commercio di prossimità saranno provocati dal quarto centro commerciale sorto a Gussago a poche centinaia di metri dagli altri tre. Ci basterebbe per lo meno sapere, di qui a qualche mese, quanti posti di lavoro vero, stabile e non precario saranno stati effettivamente assicurati dall’arrivo del supermercato a marchio “Famila” e quanti, invece, ne verranno da esso polverizzati. Ancora, ci basterebbe sapere quale strategia complessiva sia coltivata dal Sindaco Marchina e dalla sua maggioranza di “Gussago Insieme” in merito al futuro del tessuto commerciale gussaghese: ci dovremo attendere altri arrivi di centri commerciali? E perché, allora, non un multisala con ipermarket e megaparcheggi?
Per concludere, ci limitiamo a rilevare che fra poche ore al Caporalino sarà inaugurato l’ennesimo, superfluo supermercato, mentre delle famose abitazioni in edilizia convenzionata tanto spesso menzionate dal Sig. Sindaco non si vedono ancora neppure le fondamenta.

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