giovedì 18 settembre 2014
La (s)vendita del territorio di Gussago
Quasi due anni or sono - precisamente il 10 dicembre 2012 - scrivemmo sulle pagine di questo blog un articolo aperto dall'identico titolo che potete leggere anche qui, oggi.
Riproponiamo il medesimo titolo poichè la Giunta Comunale di Gussago, guidata dal prof. Marchina, ha riproposto anche stavolta la medesima ricetta da noi denunciata allora.
Di fronte alla crisi dell'edilizia ed alla stasi del mercato immobiliare, la Giunta "Marchina ter" non mostra minimamente l'intenzione di cogliere l'opportunità per cancellare o, almeno, arginare la devastante avanzata delle ruspe e delle gru. Non avvia politiche di recupero del gran numero di alloggi e locali produttivi inutilizzati esistenti a Gussago, bensì, ancora una volta, abbraccia in modo supino le pretese degli speculatori del cemento e riduce ulteriormente l'importo dei costi di costruzione (con più esattezza denominati "contributi compensativi aggiuntivi").
I 'poveri' ras del cemento e del mattone non possono certo accettare che i loro guadagni si assottiglino e, per tale motivo, Sindaco e Assessori gussaghesi - di ieri e di oggi - non mancano mai di correre in loro aiuto: dopo aver, negli anni passati, più che dimezzato gli oneri di urbanizzazione ed aggiustato il calcolo dell'IMU a carico delle aree fabbricabili, ora la Giunta "Marchina ter", con la delibera n° 127 del 28 luglio scorso, ordina l'avvio del procedimento finalizzato a ridurre (per la terza volta in un quadriennio) l'importo del contributo compensativo per le edificazioni di immobili commerciali o produttivi, attualmente fissato in € 60/mq.
Ma siccome la perversa logica della Legge regionale lombarda sulle urbanizzazioni impone ai Comuni di far dipendere l'erogazione dei servizi pubblici essenziali proprio dalla quantità di risorse incassate rilasciando concessioni edilizie, la riduzione dei contributi compensativi e, in generale, degli oneri comunque detti comporta in maniera inevitabile una compressione dei servizi globali assicurati dall'Ente locale ai propri cittadini.
Anche in questo frangente, il prof. Marchina ed i suoi colleghi dimostrano di essere ben consapevoli di tale assurdo meccanismo: essi infatti stabiliscono la riduzione dei contributi compensativi a carico degli imprenditori edili, pur accettando, come dichiarato in forma esplicita nel testo della delibera sopra citata, che ciò possa determinare una variazione in peggio del Piano dei Servizi.
Insomma, a giudizio del Sindaco Marchina nessun ostacolo deve frapporsi agli appetiti dei cementificatori di casa nostra, pure a costo di impoverire la collettività.
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