mercoledì 8 luglio 2015

Il lavoro uccide anche d'estate



Ceto, operaio muore alla Metalcamuna

Tragico infortunio sul lavoro martedì 7 luglio alla ditta Metalcamuna di via Nazionale a Nadro di Ceto, nel bresciano. Intorno alle 18 un operaio di 35 anni, Irid Doci, di origine albanese, stava forando una lamiera con una punzonatrice. A un certo punto, non si sa se il pezzo o il macchinario, lo hanno ferito alla vena giugulare ed è morto dissanguato. Quella era un’operazione che aveva fatto spesso nell’azienda, ma stavolta gli è stata fatale. Quando i colleghi hanno visto l’uomo accasciarsi a terra in un lago di sangue hanno subito chiamato i soccorsi. Sul posto sono arrivati i medici a bordo di un’ambulanza e l’elicottero inviato dal 118. Ma quando i sanitari hanno raggiunto l’impresa, intorno alle 18,30 l’uomo risultava già morto.
Inutile, quindi, l’arrivo dell’elisoccorso e dell’ambulanza di Berzo Demo. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri per verificare la dinamica dell’infortunio, i vigili del fuoco e i tecnici dell’Asl per controllare che ogni misura di sicurezza fosse a posto. L’operaio 35enne, residente a Darfo, era sposato e padre di due bambini. La famiglia, appena ha saputo dell’incidente è subito accorsa con la madre, due fratelli e cugini. L’uomo lavorava nella carpenteria metallica da circa un anno dopo essere stato impiegato nel settore dell’edilizia. Poi aveva lasciato per paura della crisi e aveva trovato occupazione alla Metalcamuna.


Quinzano, cade dal tetto del capannone

E’ stata una giornata di infortuni sul lavoro quella di martedì 7 luglio nel bresciano. Dopo quello mortale di Ceto, anche a Quinzano, nella bassa, un operaio è rimasto vittima di un incidente. E’ successo alla Fonpress di via Fontanini dove un operaio 30enne dipendente di una ditta esterna bergamasca è stato chiamato a sostituire l’impianto di climatizzazione. In questi giorni di caldo, infatti, la fonderia voleva assicurare un clima più fresco ai lavoratori dell’ufficio e del capannone. Così intorno alle 10 due tecnici sono saliti sul tetto per controllare le prese d’aria e svolgere un sopralluogo preliminare.
Poi avrebbero montato il nuovo macchinario. Ma uno dei due, forse per il caldo o una distrazione, è caduto sulla copertura sfondando il pannello isolante ed è precipitato sul pavimento dell’azienda. Sono stati allertati i soccorsi con l’arrivo sul posto di un’automedica e dell’ambulanza della Croce Bianca di Pontevico. L’uomo, parso subito in gravi condizioni, è stato caricato sull’elicottero inviato dal 118 da Bergamo e condotto all’ospedale Civile di Brescia. Si trova in prognosi riservata.

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