mercoledì 22 luglio 2015
Le nostre osservazioni all'intervento edilizio in via Santa Croce (3)
Come promesso nel post già pubblicato il 5 giugno scorso (a sua volta correlato ad un articolo pubblicato trenta giorni prima), abbiamo ribadito le nostre perplessità riguardanti il progettato cantiere in via Santa Croce, depositando ufficialmente in Comune le osservazioni al piano adottato 'in prima lettura' dal Consiglio Comunale.
Chi avrà la pazienza e la voglia di leggere questo documento potrà notare come esso richiami in larga parte le considerazioni già sviluppate in precedenza, quando ci opponemmo all'esclusione di un approfondimento delle valutazioni degli effetti ambientali del programma integrato di intervento "Santa Croce 28".
Stavolta vi abbiamo aggiunto pure le non trascurabili riserve esposte nel corso del procedimento da alcuni degli Enti intervenuti, in primo luogo la Provincia.
Ricordiamo infine a chiunque desiderasse esprimere la propria opinione in merito a tale progetto edilizio, che il termine per la presentazione delle osservazioni (in carta semplice ma in duplice copia) al Comune scadrà il 24 agosto.
alla c.a. dell’Ufficio Segreteria e Protocollo
alla c.a. dell’Ufficio Tecnico,
e p.c. alla c.a. del prof. Bruno Marchina, Sindaco
Comune di Gussago (Brescia)
e p.c. alla Spett. Soprintendenza per i beni
architettonici e paesaggistici di Brescia
oggetto: opposizione a adozione P.I.I. “Santa Croce 28”
Spett. Comune di Gussago,
VISTO CHE
in data 15/10/2014 ai Vs. Spett.mi Uffici è stata presentata
dal Sig. Piero Isonni – proprietario di un’area sita a Gussago in via s. Croce
numero civico 28, identificata catastalmente dai mappali n° 52-57-61 foglio n°
25 del N.C.T.R – e dalla Spett. Ditta “Costruzioni Sandrini S.r.l.”,
committente, una richiesta (prot. n° 29425), successivamente integrata con nota
del 28/11/2014 (prot. n° 33935), finalizzata all'aggiornamento del Documento di
Piano del vigente P.G.T. di Gussago con l’adozione del P.I.I. Programma
Integrato di Intervento denominato “Santa Croce 28”;
in data 18/12/2014 il Consiglio Comunale di Gussago, con
delibera n° 45, ha approvato il documento di inquadramento ai sensi dell’art.
25 comma 7 della L.R. n° 12/2005, volto all'adozione del P.I.I. denominato
"Santa Croce 28”;
in data 25/02/2015 il Sig. Piero Isonni e la Società “Costruzioni
Sandrini S.r.l.”, hanno presentato la documentazione per la verifica di
assoggettabilità alla V.A.S. Valutazione Ambientale Strategica (prot. n° 5815),
successivamente integrata con nota in data 13/3/2015 (prot. n° 7691);
in data 17/03/2015 la Giunta Comunale di Gussago, con
delibera n° 49, ha dato avvio al procedimento di verifica di esclusione dalla
V.A.S. del P.I.I. “Santa Croce 28”;
in data 31/03/2015 il Responsabile urbanistica ed edilizia
privata del Comune di Gussago, Egr. Dr. Ing. Maurizio Ventura, ha dato pubblico
avviso (prot. n° 9660) dell’avvenuto deposito presso l’Area Tecnica del Comune
di Gussago del Documento di sintesi e del Rapporto preliminare del P.I.I.
“Santa Croce 28”;
in data 27/04/2015 si è svolta presso il Palazzo municipale
la 1° Conferenza dei servizi di verifica di assoggettabilità a Valutazione
ambientale strategica del Programma integrato di intervento denominato “Santa
Croce 28”. In tale sede è stata data lettura del parere pervenuto da parte
dell’A.R.P.A. Lombardia (prot. 11339) che ha richiamato “la necessità di
prestare particolare attenzione [alla falda acquifera ed al fontanile colà
preesistente], tenuto conto che la salvaguardia della falda acquifera
presuppone anche la tutela delle acque superficiali essendo i corsi d’acqua più
o meno direttamente in connessione con la falda freatica”;
nella medesima data del 27/04/2015 la scrivente Associazione
“Sinistra a Gussago” ha depositato presso i competenti Spett. Uffici comunali
l’osservazione individuata al protocollo con il n° 12650 – al cui contenuto ci
si richiama integralmente – alla quale la Spett. Autorità competente per la
V.A.S. ha risposto dichiarando, fra l’altro, di “considerare non opportuno
entrare nel merito delle scelte urbanistiche dell’Amministrazione comunale”.
Con tale affermazione la suddetta Autorità competente ha, a parere di chi
scrive, autolimitato irragionevolmente la propria funzione di ufficio
amministrativo con compiti di tutela e valorizzazione ambientale, destinato
inevitabilmente a giudicare le singole scelte urbanistiche connesse con i
singoli piani e progetti sottoposti a valutazione;
in data 30/04/2015 è pervenuto al Comune di Gussago il
parere dell’Ente Provincia di Brescia - Area innovazione e territorio (prot. n°
13142) il quale ha innanzitutto rilevato la necessità di verificare la
sussistenza nel P.I.I. “Santa Croce 28” delle caratteristiche qualificanti i
programmi integrati di intervento come definite dall’art. 87 della L.R. n°
12/2005, ha quindi ritenuto la collocazione dell’edificio progettato lesiva
dell’allineamento e della compattezza del nucleo di antica formazione della
Croce in quanto andrebbe a distruggere un brolo e connesse aree verdi
strutturalmente incluse nel centro storico stesso, ed ha infine esposto
osservazioni dovute all’assenza di un progetto di Rete Ecologica Comunale nel
Piano di Governo del Territorio vigente;
in data 27/05/2015 la Spett. Autorità competente per la
V.A.S., Egr. Geom. Francesco Coppolino, d’intesa con la Spett. Autorità
procedente, Egr. Dr. Ing. Maurizio Ventura, ha decretato (prot. n° 16201) di
non assoggettare il P.I.I. denominato “Santa Croce 28” alla valutazione
ambientale strategica. Di tale provvedimento è stato dato pubblico avviso in
data 29/05/2015;
in data 15/06/2015 la Giunta Comunale di Gussago, con
delibera n° 109, ha individuato quali nuovi interventi da effettuarsi a carico
dell’impresa costruttrice e del rispettivo committente, a compensazione del
maggior carico urbanistico indotto dall’attuazione del P.I.I. "Santa Croce
28”, la sistemazione dei cimiteri di Sale e di Civine ed il risanamento della
sala civica “Camillo Togni”. Detti interventi si aggiungono all’intervento di
manutenzione straordinaria del Cimitero del Centro e sostituiscono la
ricostruzione del muro di contenimento in loc. Cudula;
nella medesima data del 15/06/2015 il Consiglio Comunale di
Gussago, con delibera n° 31, ha adottato il Programma integrato di intervento
denominato “Santa Croce 28”;
in data 25/06/2015 il Responsabile urbanistica ed edilizia
privata del Comune di Gussago, Egr. Dr. Ing. Maurizio Ventura, ha dato pubblico
avviso (prot. n° 19620) dell’avvenuto deposito presso l’Ufficio Segreteria del
Comune di Gussago degli atti del piano attuativo riguardante il P.I.I. “Santa
Croce 28” adottato;
POICHÉ
l’area interessata dal Programma Integrato di Intervento in
oggetto è totalmente compresa entro l’isolato n° 39 del N.A.F. Nucleo di antica
formazione della frazione Croce di Gussago, iscritto nel Piano delle Regole del
P.G.T. - Indagine sui nuclei di antica formazione;
il Programma Integrato di Intervento in esame prevede la
demolizione degli esistenti fabbricati identificati dal vigente P.G.T. con i
nn° 14 e 15 del summenzionato isolato n° 39, descrivendoli come edifici “di
poco pregio, che saturano l’area in maniera disordinata” (vd. pag. 6 Documento
di Sintesi e Rapporto Preliminare Ambientale);
in realtà, il Piano delle Regole del P.G.T. - Indagine sui
nuclei di antica formazione cataloga in maniera differenziata gli esistenti
edifici, destinati dal progetto alla demolizione: l’uno, l’edificio n° 14,
essendo valutato “in contrasto con l'ambiente o di recente costruzione.
Edificio di completamento. Accessori alla residenza” ed il secondo, l’edificio
n° 15, come “di interesse ambientale già sottoposto a modificazioni. Edificio
di completamento. Residenza. In buono stato” e quindi, almeno quest’ultimo,
meritevole di conservazione e di recupero;
alle pagg. 6 e 33, il Documento di Sintesi e Rapporto
Preliminare Ambientale descrive l’area interessata dall’intervento quale
“contesto storico di pregio dove si rileva la connotazione tipica dei centri
storici della Franciacorta” ed inoltre indica che “le delimitazioni ambientali
dell’area sono costituite dal corso d’acqua coperto presente sul confine ovest
[roggia dell’Acquafredda], mentre a sud si riscontra sulla mappa catastale la
presenza di un fontanile non più rintracciabile negli estratti cartografici del
Reticolo Idrico Minore … l’estratto “uso del suolo” definisce il verde presente
nella parte ovest dell’area … così come l’area limitrofa a nord, a frutteto”;
a nord-est dell’area, in corrispondenza del corso d’acqua,
si rileva la presenza della fascia di tutela disciplinata dall’art. 142 comma
1, lettera c), D. Lgs. n° 42/2004;
nell’area interessata dall’intervento è rilevabile una
“limitata profondità dell’acquifero superficiale” e pertanto “attenzione va
posta alla falda acquifera che si trova a poca profondità dal piano di
campagna” (pagg. 55-56 del Documento di Sintesi e Rapporto Preliminare Ambientale);
a pag. 49 il Documento di Sintesi e Rapporto Preliminare
Ambientale illustrativo del P.I.I. in argomento, afferma che “l’area
interessata dall’intervento … si localizza su una traversa di via Santa Croce,
attestandosi come terminazione di questa strada … La via Santa Croce, si trova
nel centro storico del Comune di Gussago ... è a un unico senso di marcia. La
velocità massima su tale strada risulta di 30 km/h ed è presente un [unico]
marciapiede sul lato destro” ed in tal modo (pur non esplicitando che il citato
marciapiede non ha sede propria bensì è ricavato dalla stessa carreggiata
stradale mediante separazione con semplici paletti) offre il quadro di una
situazione viabilistica già critica, alla quale arrecherebbe aggravio qualsiasi
ulteriore carico veicolare;
in sede di Conferenza dei Servizi nell’ambito del
procedimento di verifica dell’esclusione della V.A.S., la Spett. Provincia di
Brescia - Area innovazione e territorio ha enumerato una serie di perplessità
che qui si condividono e si richiamano integralmente, con speciale attenzione
per la parte in cui viene affermato che “le aree verdi comprese nel NAF sono in
esso incluse in quanto individuate quali broli connessi storicamente alle
rispettive parti edificate e quindi considerate direttamente funzionali alle
stesse. Tali aree libere assolvono anche alla funzione di filtro onde mantenere
integro l’aspetto del NAF, salvaguardandone la percezione dell’unitarietà e
l’autonomia rispetto all’edificazione recente. La collocazione dell’edificio proposto,
compromettendo il brolo e riducendo la distanza dal tessuto recente e, di
conseguenza, modificando gli allineamenti e la compattezza del NAF, in sostanza
mette in discussione quanto sopra espresso”;
TUTTO QUANTO SOPRA VISTO E CONSIDERATO
la scrivente Associazione “Sinistra a Gussago” reputa che le esistenti aree a verde
debbano continuare a fungere da fascia di rispetto tra il centro storico di
impronta medievale della frazione Croce ed i fabbricati residenziali degli anni
'70 posti lungo via Trieste, così come confermato anche nel vigente P.G.T. e
nei precedenti P.R.G.
La scrivente Associazione non condivide affatto, da un punto
di vista prettamente urbanistico, l'ipotesi di inserire un nuovo fabbricato il
quale nulla avrebbe a che vedere con le circostanti realtà edilizie esistenti
ed, anzi, rischierebbe di rappresentare un precedente che potrebbe dare avvio a
richieste di nuove costruzioni anche nella parte più settentrionale della
fascia verde del lotto, finendo per annullare e confondere la percezione del
centro storico della frazione Croce.
Non si può, inoltre, far a meno di evidenziare come nel
progetto adottato il volume dei fabbricati esistenti, destinati alla
demolizione (pari a mc 465,83 + mc 39,66 = mc 505,49), verrebbe non
semplicemente sostituito, bensì raddoppiato con il nuovo fabbricato
residenziale la cui volumetria totale si attesta a mc 1.074,88. In via del tutto
incidentale, torniamo a segnalare la discrepanza da noi rilevata fra l’appena
menzionata misura del volume totale dell’edificio progettato e la ben diversa
misura, pari a 1.142,60 metri cubi, riportata nelle tavole cartacee
consegnateci a seguito di accesso agli atti (di cui abbiamo provveduto ad
allegare estratto in sede di presentazione delle osservazioni nel procedimento
di verifica di assoggettabilità a V.A.S.).
L'Associazione “Sinistra a Gussago” nel lotto interessato
dalla proposta di P.I.I. ammetterebbe unicamente interventi finalizzati al mero
recupero dei fabbricati esistenti, senza occupazione ulteriore di suolo verde
ora libero da edificazioni. Comunque, non possono in alcun modo accettarsi
soluzioni che prevedano la monetizzazione dei parcheggi, vista la carenza
strutturale di aree di sosta entro il centro storico della frazione Croce.
La scrivente coglie infine l’occasione per ribadire come sia
degno di nota il fatto che, a distanza di pochi anni dall'approvazione
definitiva del Piano di Governo del Territorio (la cui formulazione è costata
somme notevoli alla collettività gussaghese) l'Amministrazione comunale proceda
ad introdurvi l'ennesima variante urbanistica spuria, estranea a qualsiasi
programmazione di lungo respiro, ricorrendo a piani di recupero di dubbia
compatibilità con la normativa vigente.
Per tutte le sopra esposte ragioni, l’Associazione “Sinistra
a Gussago” SI OPPONE all’adozione del Programma Integrato di Intervento
denominato “Santa Croce 28”.
Nella speranza che la Spett. Amministrazione comunale voglia
tenere nel debito conto le considerazioni fin qui sviluppate, l’Associazione
“Sinistra a Gussago” coglie l’occasione per rivolgere distinti saluti.
f.to la Presidente dell'Associazione "Sinistra a Gussago"
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