lunedì 16 novembre 2015

Sempre dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori del Richiedei

Fin dalla sua costituzione l'Associazione "Sinistra a Gussago" osserva attentamente e con sempre maggiore preoccupazione le vicende da cui è toccata la Fondazione "Opera Pia Nobile Paolo Richiedei".
In questi ultimi mesi, con l'entrata in carica e l'assunzione della piena funzionalità del nuovo Consiglio di Amministrazione voluto e nominato dal Sindaco di Gussago, le nostre preoccupazione si sono intensificate, in special modo in riferimento alla situazione occupazionale della Fondazione.
Innanzitutto a causa dei cinque licenziamenti che hanno colpito altrettante lavoratrici e lavoratori del "Richiedei", considerando come a provvedimenti tanto drastici non si fosse mai giunti prima nella storia secolare di questa istituzione, neppure nei suoi momenti più bui dal punto vista finanziario ed economico.
Successivamente, ci ha allarmato il tentativo - per il momento soltanto sospeso - da parte degli amministratori della Fondazione di imporre a tutte le dipendenti ed a tutti i dipendenti la disdetta unilaterale delle previsioni contrattuali attualmente vigenti al fine di sostituirle con trattamenti nettamente peggiorativi.
Tutto ciò nel più assordante silenzio da parte dell'Amministrazione locale.
Per questo motivo la nostra Associazione ha deciso, alcune settimane or sono, di lanciare una petizione popolare volta ad ottenere un Consiglio Comunale Aperto a tutta la cittadinanza riservato esclusivamente alla discussione attorno alla condizione nella quale versa la Fondazione "Richiedei" ed alle sue prospettive di sviluppo.
Una petizione che, avendo in pochi giorni raggiunto e superato la soglia minima di firme richiesta dallo Statuto comunale, è stata ufficialmente depositata questa mattina presso gli Uffici del Comune di Gussago.
Ma il nostro impegno non si esaurisce qui: continueremo a raccogliere le tante espressioni di solidarietà che non sono finora mai mancate da parte della cittadinanza nei confronti delle operatrici e degli operatori della Fondazione "Richedei", facendocene portatori davanti alle istituzioni locali nella speranza che queste si ridestino dal loro quotidiano torpore.

Nessun commento: