domenica 9 ottobre 2016
Gli eccidi in Yemen sono "made in Brescia"?
La Procura di Brescia apre inchiesta su armi italiane ad
Arabia Saudita, soddisfazione di Rete Disarmo
La Rete Italiana per il Disarmo esprime la propria
soddisfazione per la conferma di apertura di un'inchiesta, da parte della
Procura di Brescia, sulle forniture di bombe italiane al regno saudita a
seguito dell'esposto presentato da RID in diverse città italiane a Gennaio
2016. La notizia di possibile reato era relativa alla violazione dell'articolo
1 della legge 185/90 che vieta l'esportazione di armamenti verso Paesi in stato
di conflitto armato e che violano i diritti umani.
Rete Italiana per il Disarmo esplicita a riguardo la piena
disponibilità a collaborare con i Magistrati di Brescia, in particolare con il
dott. Salamone titolare del fascicolo.
La Procura di Brescia ha da qualche settimana dato avvio ad
un'inchiesta relativamente alle forniture di bombe 'made in Italy' verso
l'Arabia Saudita, con ipotesi di possibile violazione della legge 185 del 90.
Lo riporta un articolo odierno del settimanale Panorama che conferma
indiscrezioni precedenti e ribadisce l'importanza e la fondatezza dell'Esposto
su tale questione presentato da Rete Disarmo a gennaio 2016 in diverse Procure
d'Italia.
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1 commento:
BRESCIA (WSI) – La procura di Brescia ha aperto un fascicolo per il mancato rispetto da parte del governo italiano del divieto sancito dalla legge n. 185 del 1990 sull’esportazione di armi verso paesi in conflitto. E questo paese in conflitto a cui l’Italia avrebbe conferito ben 257 milioni di armi è l’Arabia saudita nella guerra con lo Yemen. L’indagine della procura bresciana vuole far luce sul cargo di bombe che dall’aeroporto di Cagliari era diretto alle forze saudite. Il ministro della difesa Roberta Pinotti si trova proprio in Arabia Saudita e da Twitter fa sapere che il Ministero è pronto a querelare chi diffonde falsità.
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