domenica 9 ottobre 2016

Ricacciamo i ratti nelle fogne!

Arriva «Fascismo e libertà». L’Anpi: «Una cosa da brividi»

Un’organizzazione dichiaratamente fascista apre i battenti a Chiari. Le parole possono suonare surreali e fuori dal tempo, ma c’è la conferma di Luca Vezzoli, clarense, che annuncia la formazione di un gruppo locale del «Movimento fascismo e libertà - Partito socialista nazionale». Vezzoli, 42 anni, si è presentato come leader della sezione dicendo di volersi anche «candidare alla prossima tornata amministrativa, per cambiare la città in meglio. Non siamo razzisti, omofobi ne violenti: ci ispiriamo a ciò che di buono ha fatto il fascismo in ambito sociale». …
UN’APERTURA che a Chiari è stata accolta con generale freddezza ma anche con rabbia, visto che l’Anpi, con il suo presidente locale Gianfranco Campodonico, parla di «una cosa avvilente, che fa venire i brividi e che conferma come lo Stato sia occupato evidentemente altrove. Queste sono le prove di come la democrazia sia già da tempo sospesa: diversamente queste cose non sarebbero mai accadute».
Campodonico ha annunciato un incontro con l’Anpi provinciale per ipotizzare iniziative, auspicando che «la Prefettura intervenga fermamente su questa vicenda».
Il deputato del Partito Democratico Luigi Lacquaniti, assieme ai colleghi Franco Bordo, Gregorio Gitti e Mario Sberna, ha presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno per chiedere la chiusura di tutte le sedi, compresa quella di prossima apertura a Chiari, del movimento, la cui finalità politica si richiama esplicitamente a quella del Ventennio ed è dunque in contrasto con i principi sanciti dalla Costituzione. «Non si può far passare per libertà di opinione l’intenzione di ricostituire un partito che cancellò la libertà di opinione e tutte le altre libertà portando il Paese alla dittatura e al disastro della guerra - dichiara Laquaniti - per tutto questo ho presentato un’interrogazione al ministro Alfano per sapere se non ritenga di imporre la chiusura delle sedi del MFS già aperte, il divieto di aprirne nuove, la cessazione di ogni attività politica presente e futura».

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