In quell’occasione il Sindaco Bruno Marchina dichiara «È evidente, pertanto, che c’è inevitabilmente un rapporto diretto, stretto, inevitabile tra chi nomina (il Sindaco) e le persone che lui nomina, tant’è che è giusto che anche le responsabilità viste da qualcuno o da molti in capo a questi nominati vengano riversate su chi li ha nominati nella sua incapacità di aver scelto le persone giuste. È comprensibile e è giusto …».
27 maggio 2016: per motivi rimasti allora sconosciuti si dimettono contemporaneamente il Presidente della Fondazione Asili Enti morali, Roberto Fezza, e la sua vicepresidente, Viviana Cartella (saranno imitati, di lì a qualche mese, da un’altra figura storica del “cerchio magico” da troppo tempo alla guida della Fondazione, la signora Codenotti)
11 giugno 2016: prima richiesta di ispezione presso la Fondazione avanzata da “Sinistra a Gussago” ai funzionari di Provincia e Regione
Agosto 2016: lettera inoltrata da “Sinistra a Gussago” ai Consiglieri di Amministrazione della Fondazione (sia nuovi sia riconfermati) per invitarli a rassegnare a loro volta le proprie dimissioni allo scopo di inaugurare una nuova stagione all’insegna della trasparenza negli Asili Enti morali
Settembre 2016: il neopresidente dell’ente, Aliprandi, convoca tutto il personale per informarlo dell’impossibilità di conferire in maniera tempestiva e regolare alle lavoratrici ed ai lavoratori la retribuzione (tardività successivamente sanata grazie al pervenimento di fondi pubblici)
18 settembre 2016: seconda richiesta di ispezione presso la Fondazione avanzata da “Sinistra a Gussago” ai funzionari di Provincia e Regione
Ottobre 2016: la Provincia di Brescia comunica a “Sinistra a Gussago” gli esiti conclusivi dell’ispezione supplementare da essa condotta nei confronti della Fondazione “Scuole dell’infanzia paritarie” di Gussago: a parere dei funzionari provinciali non sussisterebbe alcun motivo per preoccuparsi della situazione economico finanziaria di quell’ente.
Siamo confortati dall’autorevole intervento dell’istituzione preposta al controllo sulle Fondazioni private. Anche perché un’altra nostra curiosità viene, da altra fonte istituzionale altrettanto autorevole, finalmente soddisfatta: le ragioni alla base delle dimissioni rassegnate dal Fezza e delle sue accolite. Roberto Fezza, infatti, in veste di Presidente degli “Asili Enti morali” aveva disposto che tale Fondazione, da lui diretta, acquistasse gli indispensabili servizi offerti – naturalmente a pagamento – da una ditta privata denominata “Happy English” di proprietà, guarda caso, proprio del signor Roberto Fezza e delle sue altre compagne di ventura.

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