domenica 14 maggio 2017

I condizionamenti delle grandi multiutilities sulle scelte degli utenti

L'Antitrust contro Enel, Acea e A2a. Perquisite le sedi
Le società avrebbero utilizzato strategie finalizzate, anche nella prospettiva prevista dal ddl concorrenza di un definitivo superamento del servizio di maggior tutela a prezzi regolati, a spostare al mercato libero la propria base clienti servita in maggior tutela e costituita da famiglie e piccole e medie imprese

Avrebbero approfittato della loro posizione dominante sul mercato per strappare clienti ai concorrenti, per difendere la propria quota di mercato, evitare un calo dei guadagni e posizionarsi in anticipo in vista della totale liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica. E per questo l'Antitrust le ha perquisite e ha avviato una istruttoria.

Sotto accusa sono Enel, A2a ed Acea: l’Authority che vigila sul buon funzionamento della libera concorrenza ha avviato tre distinti procedimenti nei confronti delle tre utility, le quali sono anche i principali operatori integrati nella distribuzione e vendita di energia elettrica in Italia. Un'indagine nata da segnalazioni arrivate dall'Antitrust da concorrenti che si sono sentiti danneggiati dalla pratiche messe in atto per attirare nuovi clienti e che nelle loro denunce vengono definite scorrette. Nonché da una segnalazione generale di Aiget, l'associazione che raccoglie più di 50 grossisti e trader di energia e gas in Italia; l'accusa è quella di approfittare del vantaggio di essere sia distributore (colui che porta fisicamente la corrente fino alle case o ai negozi) sia l'operatore commerciale (colui che la vende).

I comportamenti ora sotto indagine si inseriscono nella prossima fine del mercato tutelato e l'obbligo per tutti i clienti di passare al mercato libero, sebbene il Governo abbia l'intenzione di rinviare ancora di un anno il passaggio definitivo. Anche su sollecitazione dell'Autorità dell'Energia che in più occasioni - e anche di recente - ha segnalato come i consumatori siano ancora poco informati sulle regole del mercato dell'energia e che non ci siano ancora offerte vantaggiose sul mercato libero rispetto al tutelato.

Green Network contro Enel. A denunciare Enel è stato Green Network, gruppo attivo dal 2003 nella vendita di elettricità e gas con un fatturato attorno al miliardo di euro. Green Network, secondo quanto scrive l'Antitrust nel suo provvedimento, ha accusato Enel di aver "posto in essere una massiccia campagna volta a riacquisire clienti passati al suddetto operatore attraverso la veicolazione di informazioni errate e di carattere denigratorio nel confronti del medesimo concorrente".



Edison contro A2a. Le segnalazioni nei confronti di A2a, l'utility lombarda controllata dai comuni di Milano e di Brescia sono arrivati dal gruppo Edison, società privata con sede proprio nel capoluogo lombardo. Come riferisce l'Antitrust nel suo provvedimento "dagli elementi illustrati nelle denunce è possibile ipotizzare che A2A Energia abbia posto in essere, nel mercato locale della vendita di energia elettrica ai clienti domestici e non domestici allacciati in bassa tensione, nel quale è dominante in quanto appartenente al gruppo A2A integrato nella distribuzione e nella vendita sul mercato tutelato, una serie di condotte commerciali non replicabili, suscettibili di ostacolare i propri concorrenti non integrati"



 Acea, A2A ed Enel ora hanno 60 giorni di tempo per presentare le proprie controdeduzioni.

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