domenica 14 maggio 2017

La deriva sciovinista dell'Ucraina

abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo il seguente comunicato stampa:

Il Comitato Politico Provinciale del Partito della Rifondazione Comunista di Brescia, riunito in data 11 maggio 2017, preso atto della richiesta, fatta al governo italiano da parte del governo dell'Ucraina, di procedere all'arresto ed alla estradizione verso l'Ucraina della nostra compagna parlamentare europea Eleonora Forenza, di Giorgio Cremaschi, dei membri del gruppo musicale della Banda Bassotti e di altri militanti ed attivisti politici e sindacali che hanno preso parte alla Carovana Antifascista di solidarietà nel Donbass

esprime

sulla scia delle nette prese di posizione espresse al più alto livello dal segretario politico nazionale Maurizio Acerbo, la propria totale solidarietà alle compagne e ai compagni, colpiti dalle autorità ucraine con la grottesca accusa di “terrorismo”,

stigmatizza

l'operato del governo italiano che mantiene i più cordiali rapporti con un governo che è al potere in continuità con sommovimenti, che qualcuno chiama “rivoluzione” ed altri “colpo di stato”, ma nei quali è del tutto acclarato il ruolo della componente dichiaratamente nazista che si richiama direttamente ai capi delle milizie Ucraine che combatterono a fianco di Hitler durante la seconda guerra mondiale, componente che anche attualmente riveste ruoli chiave nel governo ucraino; e che, di fronte alle surreali richieste di arresto e di estradizione da parte del governo di Kiev, per esplicita dichiarazione del ministro degli esteri dell'Ucraina, si sarebbe limitato a ribadire l'amicizia italiana col governo di Poroshenko.

ribadisce

la propria crescente inquietudine per la corrività del governo italiano verso il risorgente fenomeno della diffusione in Italia delle ideologie e delle pratiche fasciste, corrività che ora giunge al punto di non reagire di fronte ad un attacco portato contro i propri concittadini da un governo estero che conferma la sua matrice, qualificando come “terrorista” una “Carovana antifascista in Donbass” la quale, tra l'altro, ha voluto incontrare testimoni e sopravvissuti della strage del 2 maggio 2014 nel Palazzo dei sindacati di Odessa, strage di carattere inequivocabilmente fascista, e che nel Donbass ha portato, come “ordigni di terrore”, medicinali e giocattoli alle popolazioni martoriate dalla guerra.

Per tali motivo il Comitato Politico Provinciale di Brescia

esige

dal governo italiano un chiaro e deciso rigetto delle pretese assurde e provocatorie del governo dell'Ucraina.

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