domenica 14 maggio 2017

Basta veleni!

Falda inquinata: l'argine ai veleni della Caffaro non basta

La barriera idraulica usata per fermare i veleni della Caffaro è da rifare. Il tema è emerso nuovamente nella commissione parlamentare Ecomafie, durante la seduta dedicata al sito di interesse nazionale.

Sotto l'azienda di via Milano ci sono pcb, solventi, cromo e mercurio che vengono trattenuti solo parzialmente dal sistema di raccolta e depurazione delle acque attivo dal 2004.

Il Ministero dell'ambiente e la Provincia hanno chiesto all'azienda Caffaro Brescia Srl, cui fa capo la produzione nel sito, di rivedere il meccanismo di emungimento e trattamento dell'acqua di falda, ma la risposta è stata un ricorso al Tar. Senza contare che la società ha formalizzato l'addio alla città: entro due anni la produzione verrà infatti spostata fuori Brescia. 

C'è anche questo tra i temi al centro della visita del ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti. Nel frattempo il commissario al Sin Caffaro, Roberto Moreni, ha avviato un bando di concerto con la Loggia proprio per risolvere la questione dell'inquinamento di falda e terreno sotto l'azienda, in modo da fermare la contaminazione.

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