lunedì 16 ottobre 2017

In memoria di tutte le vittime del lavoro


È all’insegna dello slogan “cambiamo la storia” che ANMIL - Associazione Nazionale tra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro ha promosso la 67ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro che è stata celebrata domenica 8 ottobre in tutta Italia.

La Sezione di Brescia ha organizzato la manifestazione locale presso il Salone Vanvitelliano del Comune di Brescia.

La Giornata Nazionale da sempre rappresenta un momento di confronto e di impegno delle istituzioni nazionali e locali con una sola finalità: partecipare alle varie celebrazioni per sviluppare la cultura della prevenzione degli incidenti sul lavoro e aumentare la tutela delle vittime di infortuni e dei loro familiari.

Purtroppo, stando agli ultimi dati INAIL, la situazione resta allarmante. Sono infatti tornati ad aumentare i feriti e le vittime per gli infortuni sul lavoro. Questa è una tendenza che riguarda i primi sette mesi del 2017 per tutta l’Italia, compreso il territorio bresciano.

Infatti, sino all’agosto di quest’anno sia gli infortuni che i morti sul lavoro sono cresciuti in misura, rispettivamente, dell’1,3% e del 5,2% rispetto allo stesso periodo 2016.

In particolare, tra il 1° gennaio e il 30 luglio 2017 sono stati denunciati circa 380.000 infortuni, con un incremento di quasi 5.000 unità rispetto ai 375.000 circa dello stesso periodo dell’anno precedente. La crescita degli infortuni sul lavoro risulta più consistente tra quelli cosiddetti “in occasione di lavoro”, aumentati di quasi 3.000 casi, rispetto a quelli “in itinere” (+2.000 casi circa).

Ancora più preoccupante risulta l’andamento delle denunce degli infortuni mortali che dai 562 casi dei primi 7 mesi 2016 sono passati ai 591 dell’analogo periodo 2017: vale a dire 29 vittime del lavoro in più. L’incremento dei decessi risulta praticamente equiripartito tra quelli “in occasione di lavoro” cresciuti di 14 unità e quelli “in itinere” dove l’aumento è stato di 15 unità.

Nel bresciano, sono 9.364 gli infortuni avvenuti nei primi sette mesi del 2017, in aumento dell’1,4% rispetto al 2016. Anche le vittime sono aumentate, a 14 rispetto alle 9 dello stesso periodo dell’anno precedente. Le malattie professionali, infine, sono aumentate a 361. Restando nella nostra provincia, la metà degli infortuni – come registra l’Anmil – avvengono nel tragitto tra la casa e il posto di lavoro, mentre i settori più colpiti sono l’edilizia e l’agricoltura.

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