mercoledì 27 dicembre 2017

Il trasporto pubblico sempre più penalizzato


Tpl, allarme in Provincia: “Risorse sono a rischio“
Tra gli scenari più gravi, meno bus nei giorni festivi, capolinea a stazioni metro Prealpino e Sant'Eufemia e aumento del prezzo del biglietto di viaggio.

(red.) In provincia di Brescia suona il campanello d’allarme per il trasporto pubblico locale. E’ quanto emerso venerdì 15 dicembre durante una riunione dell’agenzia del Tpl presieduta da Claudio Bragaglio per affrontare il futuro del settore, a partire dal 2018. E subito ci si imbatte nel problema più pratico, quello della mancanza di risorse. A palazzo Broletto, sede della Provincia che si occupa del trasporto pubblico dell’area vasta, c’è il rischio che i 4,5 milioni di euro necessari per garantire il servizio vengano tagliati o ridotti da parte dello Stato centrale. Senza dimenticare anche la questione della metropolitana, visto che non sono certi nemmeno i 9 milioni una-tantum che la Regione Lombardia dovrebbe destinare a Brescia.

A proposito della prima “voce”, quella dei tagli dallo Stato, la situazione potrebbe essere critica e incidere sulle abitudini dei pendolari degli autobus che dalla provincia raggiungono la città. Per esempio, la soppressione di alcune corse nei giorni festivi, fermare i mezzi alle stazioni della metropolitana di Prealpino a nord e Sant’Eufemia a sud (non per gli studenti) o addirittura aumentare il prezzo del biglietto. Sul fronte del metrobus, invece, dall’agenzia chiedono che il finanziamento dal Pirellone sia strutturale e non in base alle risorse disponibili in quel momento. Un’altra critica riguarda il fatto che Brescia, proprio nel momento in cui sta potenziando il trasporto pubblico (+55% in cinque anni e 76 milioni di passeggeri nel 2016), si vede diminuire le risorse. Al contrario, come emerso dalla riunione, dovrebbero aumentare soprattutto per la fascia dell’hinterland.

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