domenica 28 gennaio 2018

In solidarietà alla resistenza di Afrin

Si aggrava la crisi turco-curda attorno alla guerra scatenata da Ankara contro le popolazioni curdo-siriana di Afrin, nel nord-ovest del paese al confine con la Turchia. Il presidente turco Tayyep Recep Erdogan ha annunciato oggi che l’operazione “Ramo d’ulivo” proseguirà. E che si estenderà alle altre aree nel nord della Siria controllate dalle Forze Democratiche Siriane.

Dal canto loro, le forze curdo-siriane hanno per la prima volta chiesto il soccorso del governo siriano, appoggiato invece dalla Russia e dall’Iran. I curdo-siriani denunciano anche l’uccisione di 59 civili in una settimana di operazioni turche. Tra questi figura una famiglia di sfollati siriani colpiti ieri sera, secondo le fonti curde.

Intanto come unico risultato concreto dei colloqui di Vienna tra governo e opposizioni siriane, si registra la decisione di Damasco di cessare il fuoco nella periferia a est della capitale, da due mesi investita da bombardamenti contro postazioni di insorti. Solo nell’ultimo mese, affermano organizzazioni umanitarie locali, nell’area assediata sono stati uccisi più di 250 civili.

Sull’altro campo oggi è stato confermato che rappresentanti dei curdo-siriani parteciperanno al Congresso del Dialogo nazionale siriano promosso dal Cremlino e in programma a Sochi il 29 e il 30 gennaio: lo sostiene la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.


Nella mattinata di sabato 27 gennaio a Brescia, in occasione del mercato settimanale, è stato promosso un presidio solidale organizzato, tra gli altri, dal CSA MAGAZZINO47, COBAS BRESCIA, COLLETTIVO GARDESANO AUTONOMO e KAOS di LUMEZZANE in solidarietà con Afrin e il confederalismo democratico in supporto alle popolazioni curdo-siriane.

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