venerdì 5 giugno 2015
Ancora morti sul luogo di lavoro
Ennesima tragedia sul lavoro. Cade dal capannone e muore
La vittima è Daniele Lazzaroni, trentunenne residente a Colere tradito dall'improvviso crollo di un pannello della copertura
Una nuova tragedia sul lavoro ieri in città. A perdere la vita è stato Daniele Lazzaroni, trentunenne milanese originario di Besana Brianza ma residente a Colere nella Bergamasca, dopo un volo di dieci metri dal tetto del capannone in costruzione a nord del centro Virgin Active, tra via Stretta e la tangenziale Montelungo. Operaio in una ditta esterna di Rogno, Lazzaroni si trovava sul tetto dell'edificio quando, per causa ancora da verificare, un pannello della copertura ha ceduto sotto il suo peso. Il terribile volo si è concluso sul tetto di un furgone parcheggiato all'interno della struttura. Nonostante l'impatto sia stato attutito dal veicolo, il trentunenne ha perso la vita sul colpo, rendendo inutile l'intervento dell'ambulanza arrivata tempestivamente sul posto. Sul luogo della tragedia sono accorsi anche gli agenti della Polizia di Stato di Brescia, raggiunti verso le 15.45 dai colleghi della Scientifica, i quali per tre ore hanno effettuato accertamenti sull'accaduto. DOPO LA DISGRAZIA, i lavori nel cantiere sono stati immediatamente interrotti e tutti i lavoratori presenti all'interno sono stati fatti uscire verso le 15.30. Chiusi in un silenzio di dolore, gli operai, molti dei quali ignari di quanto fosse accaduto, nei dettagli, se ne sono andati a testa bassa. Nessuna dichiarazione è arrivata anche dalla proprietà dell'area, la ditta Paterlini con sede nell'adiacente struttura in via Stretta 181. All'interno sono rimasti solo i colleghi di Daniele Lazzaroni che con lui si trovavano sul tetto al momento della caduta, per rispondere alle domande delle forze dell'ordine. Verso sera sono invece arrivati i parenti della vittima, per il riconoscimento del corpo, rimasto fino a quel momento sul luogo dell'incidente. Il cantiere, compreso il capannone di oltre cento metri di lunghezza per dieci d'altezza dal quale è precipitato Lazzaroni, è stato posto sotto sequestro dalle forze dell'ordine, così come il furgone di una ditta lumezzanese sul quale la vittima è precipitata, in attesa di scoprire le reali cause della tragedia.
NON C'È PACE per l'area di via Stretta, al centro in passato di un'aspra polemica per l'impatto paesaggistico e acustico che la nuova acciaieria potrebbe avere sul territorio. La tragedia di cui è rimasto vittima Daniele Lazzaroni ha bloccato i lavori, riaccendendo le domande sulla sicurezza sui posti di lavoro. Solo le indagini della Polizia potranno fare chiarezza sull'accaduto, costato la vita al giovane. E l'edilizia si conferma tristemente uno dei settori in cui si continua a morire sul lavoro.
La vittima è Daniele Lazzaroni, trentunenne residente a Colere tradito dall'improvviso crollo di un pannello della copertura
Una nuova tragedia sul lavoro ieri in città. A perdere la vita è stato Daniele Lazzaroni, trentunenne milanese originario di Besana Brianza ma residente a Colere nella Bergamasca, dopo un volo di dieci metri dal tetto del capannone in costruzione a nord del centro Virgin Active, tra via Stretta e la tangenziale Montelungo. Operaio in una ditta esterna di Rogno, Lazzaroni si trovava sul tetto dell'edificio quando, per causa ancora da verificare, un pannello della copertura ha ceduto sotto il suo peso. Il terribile volo si è concluso sul tetto di un furgone parcheggiato all'interno della struttura. Nonostante l'impatto sia stato attutito dal veicolo, il trentunenne ha perso la vita sul colpo, rendendo inutile l'intervento dell'ambulanza arrivata tempestivamente sul posto. Sul luogo della tragedia sono accorsi anche gli agenti della Polizia di Stato di Brescia, raggiunti verso le 15.45 dai colleghi della Scientifica, i quali per tre ore hanno effettuato accertamenti sull'accaduto. DOPO LA DISGRAZIA, i lavori nel cantiere sono stati immediatamente interrotti e tutti i lavoratori presenti all'interno sono stati fatti uscire verso le 15.30. Chiusi in un silenzio di dolore, gli operai, molti dei quali ignari di quanto fosse accaduto, nei dettagli, se ne sono andati a testa bassa. Nessuna dichiarazione è arrivata anche dalla proprietà dell'area, la ditta Paterlini con sede nell'adiacente struttura in via Stretta 181. All'interno sono rimasti solo i colleghi di Daniele Lazzaroni che con lui si trovavano sul tetto al momento della caduta, per rispondere alle domande delle forze dell'ordine. Verso sera sono invece arrivati i parenti della vittima, per il riconoscimento del corpo, rimasto fino a quel momento sul luogo dell'incidente. Il cantiere, compreso il capannone di oltre cento metri di lunghezza per dieci d'altezza dal quale è precipitato Lazzaroni, è stato posto sotto sequestro dalle forze dell'ordine, così come il furgone di una ditta lumezzanese sul quale la vittima è precipitata, in attesa di scoprire le reali cause della tragedia.
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