domenica 2 ottobre 2016

L'apocalisse sul popolo di Aleppo

rilanciamo qui di seguito l'accorato appello diffuso dai sostenitori de “La Campagna per la Siria" che nel fine settimana appena terminato sono stati protagonisti di numerosi momenti di mobilitazione in molte città del mondo, da Milano a Tunisi, da Istanbul a Londra, da Washington a Buenos Aires:

"Siamo medici, paramedici, soccorritori siriani. Lavoriamo giorno e notte per salvare le vite dei civili ma non riusciamo più a farlo sotto una pioggia di bombe quotidiana. La situazione ad Aleppo è la peggiore di sempre e la nostra città è in un momento critico.
Gli ospedali e gli strumenti che ci servono a salvare vite umane sono distrutti. Siamo sotto assedio e tagliati fuori da ogni comunicazione. Le scorte di carburante e forniture mediche si esauriranno nel giro di alcune settimane.
C’è un gran numero di persone intrappolate nelle macerie in cerca di soccorso. I nostri ospedali sono ridotti in un tale stato da non riuscire neanche a prestare le cure necessarie ai feriti che vi si rivolgono.
Salvate Aleppo
Le forze russe e quelle del regime stanno scatenando l’inferno e i leader dei vostri paesi, che potrebbero fermarli, stanno a guardare senza far nulla. Le parole non basteranno a salvarci. Chiediamo la rottura dell’assedio e il ritiro dei bombardieri.
Ci rivolgiamo a voi, popoli di questi paesi, per schierarvi al nostro fianco.
Scendete in piazza e mobilitatevi per Aleppo.

Il regime siriano e la Russia stanno sganciando quotidianamente centinaia di bombe su Aleppo. Interi edifici stanno crollando seppellendo famiglie. In questo orrore, i siriani rischiano tutto ciò che hanno per aiutarsi e salvarsi gli uni con gli altri. I medici, i paramedici, e i civili lottano tenacemente tutti i giorni per aggrapparsi alla vita contro tutte le probabilità. I politici li hanno abbandonati, la popolazione di Aleppo si rivolge ai popoli del mondo. Siate con loro questo fine settimana.

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